È del 9 agosto scorso una segnalazione apparsa sulla pagina facebook Trasporti Torino: viabilità, mezzi pubblici e bici. In quella giornata, più o meno intorno alle 10 del mattino, sulla linea 71 un conducente ha totalmente ignorato la richiesta di una signora che stava raggiungendo la fermata dell'autobus spingendo il marito sulla sua carrozzina, decidendo di lasciarli a terra. Il veicolo, che stava viaggiando verso Mirafiori, era ormai quasi giunto al capolinea e il fatto ha lasciato oltremodo sbigottiti gli altri passeggeri, che hanno assistito alla scena e hanno tentato, senza successo, di prestare aiuto alla coppia.

L'autista: 'Fermata già effettuata, dovevo ripartire'

Alcuni testimoni hanno raccontato che l'autista non solo era fermo, ma si era addirittura sporto dal finestrino del mezzo per scambiare due parole con un suo collega. Proprio in quel frangente è arrivata la donna, una signora di circa cinquant'anni, la quale si è avvicinata il più velocemente possibile alla banchina e ha fatto cenno di essere intenzionata a salire. L'operazione avrebbe richiesto più o meno due minuti in più di fermata, con l'imposizione al conducente di tirare fuori e poi rimettere al proprio posto lo scivolo atto al supporto della sedia a rotelle nella manovra di salita. L'uomo, però, ha pensato bene di chiudere le porte e ripartire e a chi era sul bus e l'ha avvertito, pensando che non avesse visto la signora, il conducente ha risposto che avrebbe potuto prendere il successivo.

Mancanza di tatto e buon senso

La donna è rimasta ferma ad attendere fino a che gli stessi autobus e conducente non sono nuovamente passati e a quel punto ha chiesto all'autista la ragione di quel comportamento scortese. Costui, allora, si è giustificato dicendo che aveva già effettuato la fermata e doveva quindi proseguire la corsa.

Sul post pubblicato su facebook, tuttavia, si legge che, per regolamento, nel caso in cui una fermata sia già stata fatta, le porte non dovrebbero essere nuovamente aperte. In questo caso, però, l'autobus era ancora fermo e quindi sarebbe stato sufficiente attendere qualche istante in più, limitandosi ad un'adeguata dose di buon senso in grado di evitare ad una persona con disabilità di dover attendere almeno altri 20 minuti in una calda giornata estiva. Ad ogni modo, per il momento, non sono state fatte segnalazioni né all'azienda di trasporti, né alle forze dell'ordine.