29 Giugno 2009, una cisterna contenente gpl si ribalta e si squarcia, il liquido crea una nube esplosiva e ben trentadue persone perdono la vita a Viareggio. Con la mente si viaggia indietro nel tempo ricordando questa tragedia proprio quando i giudici del tribunale di Lucca la definiscono "non imprevedibile". La sentenza del processo di primo grado contenuta in ben 1300 pagine parla chiaro, tale tragedia è anche la probabile conseguenza di negligenze precenti.

Condannati

Erano ben trentatre gli imputati per tale disastro di cui però dieci furono assolti, l'ex amministratore delegato Mauro Moretti era stato già condannato a sette anni, poco differente invece la pena del suo successore, sette anni e mezzo da scontare per Michele Mario Elia.

Colui che ha avuto la peggio è stato il responsabile manutenzioni che ha avuto una pena di ben nove anni e mezzo.

Vantaggi, omissioni e negligenza

Sembra ormai chiaro che una vera e propria sequenza di negligenze hanno portato poi all'accaduto ed è questo che la sentenza mette in risalto. Una tragedia evitabile se tutti gli ingranaggi avessero seguito le regole. Quello che crea più rammarico è che addirittura non si era prestata attenzione ai segnali d'allarme più volte manifestati.

Le omissioni avvenute hanno ovviamente generato un ritorno economico per le società che avrebbero dovuto investire tale denaro per evitare o meglio, per seguire i controlli di routine ed eventuali imprevisti. Tanti gli esempi che questa sentenza richiama, di tale tragedia non è stato semplice ricostruire l'accaduto e collegare ogni tassello mancante.

Per dinamiche, colpe e valutazioni sono stati anche rivisti casi accaduti in passato in terre vicine e non, vedasi America o altri casi in Europa.

Sentenza che indubbiamente doveva far chiarezza sui colpevoli di questa vicenda ma che ovviamente non può restituire la vita alle trentadue vittime. Giustizia è stata fatta o quasi, sembrano quasi irrisorie le pene da scontare se si rapportano con il danno creato.

Disastro di un paese disastrato

Un disastro che dimostra come l'Italia sia ormai da anni nell'occhio del ciclone, disorganizzazione e negligenza sono all'ordine del giorno e situazioni come queste non fanno altro che rimarcare una situazione spaventosa, un paese allo sbando. In casi del genere sembra quasi assordante l'urlo d'aiuto che questo paese implicitamente sprigiona.