Non accenna ad alcuna battuta d’arresto il terremoto mediatico intorno alla recente iscrizione di Valentina Pitzalis nel registro delle notizie di reato per la morte di Manuel Piredda, avvenuta nel tragico rogo di Bacu Abis (Carbonia) nella notte tra il 16 e il 17 aprile 2011, in cui la stessa rimase gravemente sfigurata dalle fiamme. La donna, raggiunta durante la sua presenza al Festival del cinema di Venezia dalla notizia dell’apertura di un fascicolo a suo carico per omicidio e incendio doloso, si è detta sconcertata sia dalla svolta giudiziaria sul caso (archiviato per morte del reo nel 2011), sia dall’aver appreso il suo status di indagata a mezzo stampa.

Oltre ad aver fatto alcune dichiarazioni in conferenza stampa di presentazione di un docu-film sul femminicidio al Festival del cinema, Valentina Pitzalis, ai microfoni del Tgr Sardegna, ha commentato l’apertura delle indagini con lo stesso tenore di stupore che ha accompagnato le sue dichiarazioni a Venezia, ponendo anche l'accento su presunte diffamazioni a suo carico che sostiene essere cornice della vicenda mediatica da anni.

Un’interpellanza parlamentare urgente al ministro Orlando, in seconda battuta, annunciata dal deputato di Forza Italia Gabriella Giammanco, avrebbe come spinta propulsiva quella di “comprendere come si possa indagare la vittima di un femminicidio”.

Al di là di tutte le possibili interpretazioni del caso, che restano relegate ai margini della piena conoscenza di atti, fatti e iter giudiziari, un’ulteriore risposta alle questioni sollevate dalla Pitzalis arriva direttamente dall’avvocato Gianfranco Sollai, difensore di Roberta Mamusa e Giuseppe Piredda, genitori di Manuel.

Avvocato Sollai, la notizia della recente apertura di un fascicolo per omicidio che vede ora indagata Valentina Pitzalis, ha destato non poco scalpore alla luce del fatto che la stessa è diventata negli anni testimonial della lotta al femminicidio. L’archiviazione del caso per morte del reo nel 2011 sembrava aver fornito un’unica chiave di lettura ai fatti di Bacu Abis, cosa può dirci in merito a questa nuova fase?

Le continue esternazioni televisive e mediatiche di Valentina Pitzalis, considerata vittima di tentato femminicidio non con sentenza di condanna di un giudice costituiscono evidentemente condotte diffamatorie nei confronti del defunto Manuel Piredda, additato, si ribadisce, senza alcuna sentenza di condanna di un giudice, ingiustamente autore di un tentato femminicidio, che vede perciò parti offese i genitori del medesimo.

Valentina Pitzalis ha fatto spesso riferimento a una presunta campagna diffamatoria nei suoi confronti, per la quale ha indicato i genitori di Manuel tra i principali promotori. Come hanno accolto queste accuse i coniugi Piredda?

Poiché la signora Pitzalis, evidentemente proprio per le esternazioni e il ruolo di testimonial contro il femminicidio che si presta ad assumere, viene diffamata sul web, come ha sostenuto in diverse interviste televisive e su carta stampata, per porre fine a questa campagna diffamatoria i genitori di Manuel Piredda, quale loro legale, mi hanno conferito l’incarico di invitare la signora Valentina Pitzalis a sospendere il suo ruolo di testimonial e ogni altra esternazione contro il proprio figlio, ritenuto che i fatti verificatisi il 17 aprile 2011 sono oggetto di approfondita indagine da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale penale di Cagliari e in attesa che la magistratura faccia luce sul fatto, in cui la stessa ha riportato le gravissime ustioni e Manuel Piredda ha trovato la morte.

L’apertura di un’indagine per omicidio ha fortemente scosso l’opinione pubblica, ora davanti allo spettro di un possibile colpo di scena che potrebbe trasformare il caso come uno dei più sorprendenti della recente cronaca nera. Sarà proprio l'approfondita indagine della Procura a stabilire i contorni di questa svolta, che potrebbe portare a ulteriori novità.

Del pool della difesa della famiglia Piredda fanno parte, oltre all'avvocato Sollai, la dottoressa Elisabetta Sionis, crimonologo clinico esperto in Psicologia giuridica, il dottor Nicola Monni, medico legale specialista in chirurgia plastica ricostruttiva e Davide Sionis, esperto in fotografia.