L'ospedale di Trento è ora indagato per omicidio colposo: la morte della piccola Sofia Zago potrebbe essere stata causata dalla malaria che la piccola ha contratto in ospedale, mentre era ricoverata in pediatria. Purtroppo la piccola, di soli 4 anni, era stata ricoverata insieme a 2 bimbe tornate da poco dal Burkina Faso, e che avevano contratto in Africa la malattia. La bimba è stata trasferita all'ospedale di Brescia, ma purtroppo non è riuscita a salvarsi. Era stata ricoverata a Portogruaro e poi a Trento, perchè malata di diabete: a Trento aveva contratto una faringite e subito dopo le era stata diagnosticata la malaria cerebrale, la forma più cruenta della malattia, che le è stata fatale.
E' iniziata con la febbre, come una semplice influenza, per poi condurla al coma e alla morte avvenuta lunedì scorso, 2 giorni fa. La bambina non era mai stata all'estero, così come la sua famiglia, per cui l'unico contatto con il plasmodium Falciparum, il parassita veicolato dalla zanzara Anopheles, potrebbe essere stato nella camerata d'ospedale, dove erano presenti minori a cui è stata diagnosticata la malattia, contratta nel paese d'origine. Anche altri due familiari delle bambine erano ricoverati in ospedale per malaria ed ora sono stati dimessi, perchè guariti. Lo stesso Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è incline a pensare che l'ospedale di Trento possa avere la responsabilità dell'accaduto.
Le indagini
Non è facile appurare se Plasmodium falciparum sia passato dalle bambine a Sofia, e si sta analizzando in queste ore il ceppo di parassita responsabile dei contagi. Il vicepresidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali, Massimo Galli spiega che se il ceppo fosse identico, la malattia sarebbe stata indubbiamente contratta in ospedale, se fosse diverso il contagio sarebbe avvenuto in altri ambiti.
Il parassita viene inoculato tramite la puntura della zanzara Anopheles, che non è una specie endemica, per cui la piccola Sofia potrebbe essere stata "trattata" con strumentazioni infette utilizzate per le cure, come aghi e siringhe. La zanzara autoctona non è in grado di trasmettere la malattia o perlomeno fino ad oggi non è mai stato dimostrato.
Per ora indaga contro ignoti la Procura di Trento e l'accusa è omicidio colposo. L'inchiesta accerterà se l'ospedale abbia eseguito tutti i protocolli previsti dalla legge in caso di malattie infettive e ricostruirà i percorsi clinici che hanno portato all'esito fatale.