Altro episodio da censura a Siena, dove un disabile ha trovato sul parabrezza della propria auto un cartello che recitava: "Sei handicappato? Parcheggia altrove". Circa due settimane fa un episodio simile era avvenuto nella provincia di Milano. Successivamente, si venne a sapere come l'autore del cartello fosse laureato e incensurato. Allora, sui social si accese una forte discussione. La quasi totalità degli utenti condannò il gesto dell'uomo nei confronti della persona disabile. Anche sui mass media la notizia ebbe un'eco notevole. Nonostante ciò, la storia si è ripetuta a distanza di un paio di settimane.
La risposta dell'autista disabile
A differenza di quanto accaduto nella seconda metà del mese di agosto a Milano, stavolta la risposta è arrivata direttamente dall'autista disabile. L'uomo, ironicamente, lo ha ringraziato. Una reazione che conferma, se ce ne fosse bisogno, in quanti modi si possa dimostrare la propria superiorità. In tanti credono di poter offendere a proprio piacimento una persona soltanto perché ritengono di essere superiori da un punto di vista fisico. In realtà, quanto più ci si solleva sul piedistallo tanto più la caduta sarà rovinosa.
La risposta del disabile ha svelato dapprima il luogo del fatto: via Marche, località Arbia, comune di Asciano (Siena). Per restringere da subito il campo e per metterci, in qualche modo, la faccia.
A differenza della persona che invece ha lasciato il cartello sul suo parabrezza, anonimo. Proseguendo nella risposta, affidata al proprio profilo Facebook con nome e cognome, il disabile ha ricordato alla persona anonima che non vi sono posti riservati a nessuno all'interno dell'area del parcheggio. Questo fa sì che lui, come gli altri, possano scegliere liberamente dove parcheggiare la propria auto.
"La disabilità non ha confini di ignoranza"
Nel suo sfogo su Facebook, Maurizio Coluccio ha ricordato all'autista le sue condizioni di salute. A causa di una rara malattia autoimmune, il signor Maurizio deve evitare i posti assolati. Per questo motivo, ha parcheggiato l'auto all'ombra. Un'azione normale, che ha però "disturbato" un altro autista della zona.
Ad un certo punto, il disabile ha scritto che "la disabilità non ha confini di ignoranza". Chiaro il riferimento all'uomo che ha lasciato il cartello contenente le pesanti accuse, lo stesso che vedete nell'immagine di copertina e nel post di Facebook inserito nel paragrafo qui sopra.