E' stato arrestato dai Carabinieri a Milano, lo scorso fine settimana un uomo di 54 anni, costringeva le sue vittime a pagare una cifra pari a sette mila euro per procurargli documenti falsi. B.L. si fingeva agente immobiliare, invece gestiva la prostituzione dei trans del capoluogo lombardo. L'uomo era già stato condannato in precedenza a 7 anni di reclusione per induzione e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
La vicenda
Lo sfruttatore gestiva da molto tempo un giro ben avviato di prostituzione di transessuali sudamericani a Milano ed era conosciuto nell'ambiente con il soprannome "Il re dei trans".
Era anche da tempo unito in unione civile con una brasiliana presumibilmente del giro. L'uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe commesso i reati a lui imputati fra il marzo 2008 e il novembre 2012. B.L. possedeva circa 10 immobili ed era locatore di altri 4. Gli appartamenti da lui gestiti erano siti in zone molto lussuose della città. L'uomo era solito cedere le case per somme di denaro che si aggiravano tra i mille e cinquecento euro fino ad arrivare ai tre mila. Con l'aiuto della compagna adescava le vittime fingendosi agente immobiliare, proponendogli documenti falsi per legittimare la loro posizione. Il presunto colpevole, con questo pretesto, si faceva pagare ogni volta circa sette mila euro.
La trappola e l'arresto
Le indagini che hanno portato alla cattura di B.L. sono partite grazie alla segnalazione di una delle vittime dell'uomo. Il sospettato è riuscito a rimanere latitante per molto tempo. Alle vittime forniva infatti, falsi domicili e si spostava per la città solo con i mezzi pubblici o con piccoli scooter non facilmente rintracciabili.
I militari dell'arma per riuscire a bloccare il falso immobiliarista hanno dovuto tendergli una trappola. Approfittando del fatto che l'uomo si fingeva agente immobiliare, si sono spacciati per dei clienti. I carabinieri hanno sorpreso in questo modo il presunto colpevole in flagranza di reato e lo hanno arrestato immediatamente presso il quartiere di Isola a Milano.
Al momento del fermo il cinquantenne non ha tentato di fuggire né ha opposto resistenza agi inquirenti. Probabilmente in questo modo sperava di ottenere il regime di detenzione domiciliare. Invece è stato tradotto presso il carcere più vicino per scontare la condanna a 7 anni già inflittagli precedentemente.