Il calcio è sotto shock. Stamattina il mondo si è svegliato consapevole del fatto che la notizia diffusa nel primo pomeriggio di mercoledì 25 ottobre, non era, purtroppo un brutto sogno, ma la spaventosa realtà. Dal Sud America all'Europa, dall'Asia all'Africa, ovunque si parla della foto di Messi che suona come una bruttissima minaccia per il calcio. La foto che si è diffusa ritrae il campione argentino con un occhio tumefatto, con una divisa carceraria e dietro le sbarre di una prigione. Al suo fianco è riportato un messaggio, in inglese, che tradotto in italiano recita: "State combattendo uno Stato che non conosce la parola fallimento nel proprio vocabolario".

Lo Stato Islamico lancia così una minaccia in vista dei prossimi mondiali di calcio in Russia. Il calciatore più rappresentativo del calcio mondiale preso di mira dall'Isis e la paura è che i terroristi stiano progettando un attacco. E' stato il sito della al-Wafa Media Foundation, un portale legato all'Is, a pubblicare la foto.

Non è la prima volta che il terrorismo islamico prende di mira il mondo del calcio. Nei giorni scorsi era girata la voce di una foto che ritraeva un soldato jihadista armato di tutto punto mentre sullo sfondo si vede la Volgograd Arena, uno degli stadi che l'anno prossimo ospiterà i mondiali. Un altro fotomontaggio ritrae un terrorista che osserva il Luzhniki Stadium di Mosca, sede della finalissima dei mondiali di calcio.

Isis: il calcio già colpito in passato

Sono minacce che crescono con l'avvicinarsi dell'attesissimo evento calcistico e che non è il caso di sottovalutare, visto che nel novembre 2015 durante Francia- Germania tre kamikaze si fecero esplodere vicino allo Stade de France, causando la morte di altrettante persone. Dopo la foto diffusa che ritrae Messi, non soltanto il campione argentino ma tutta l'Afa (Asociacion Futbol Argentino) si è detta preoccupata in vista delle amichevoli che la nazionale argentina giocherà in Russia tra l'11 ed il 14 Novembre.

La famiglia di Messi, secondo quanto riportato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si sarebbe messa subito in contatto con l'Afa per richiedere maggiori misure di sicurezza in vista dei prossimi impegni della Seleccion. Dunque, il calcio è stato minacciato nuovamente ed, essendo lo sport più amato del mondo, si può dire che, ancora una volta, la minaccia riguarda l'intero pianeta.