Il Bilancio dei feriti parla chiaro: 844. Numero drammatico, numero pesante che si è registrato nella giornata di ieri durante le operazioni di voto in catalogna. Il cui risultato porterebbe l'Indipendenza dell'intera regione dalla Spagna. Operazioni di voto che erano state oggetto, nei giorni scorsi, di un duro braccio di ferro tra Madrid, Governo Centrale, e Barcellona, Governo Catalano. Il Primo Ministro spagnolo, Rajoy, ha ribadito e con fermezza, anche, che il voto, svoltosi ieri, è stata un'autentica farsa e quindi non valido in base alla carta costituzionale.

L'invalidità del referendum era stata sancita dalla Corte Costituzionale spagnola, sentenziando e confermando quanto sancito dalla Costituzione del 1978: la Spagna è unica ed indivisibile.

Non ci sta il Presidente del Governo Catalano, Carles Puigdemont, il quale, riferendosi agli scontri di ieri, avrebbe paragonato il comportamento della polizia a quello ostentato più volte dal vecchio regime franchista. Inoltre, Puigdemont, nella giornata di sabato, si era espresso in maniera polemica nei confronti dell'Unione Europea.

Difatti il Presidente Catalano non ha accettato di buon grado il totale silenzio di Bruxelles sull'intera vicenda. Criticando aspramente l'Ue per non aver difeso diritto o per non aver messo bocca sui diritti civili del popolo catalano.

Diritti Civili più volte calpestati e violati con arresti di persone, solamente colpevoli di aver aperto un sito web informativo sul referendum, riunioni proibite e corrispondenza postale violata.

La sensazione è che non sia finita qui. Il braccio di ferro terrà banco anche nei giorni successivi e non solo dal punto di vista mediatico.

Rajoy, d'altronde, nonostante abbia ringraziato la stessa UE per il supporto e confermando senza mezze misure che le operazioni di voto non hanno intaccato in alcun modo l'unione del territorio spagnolo, rimane comunque una macchia indelebile su come è stata gestita tutta la situazione.

Le cariche dei poliziotti sono avvenute prevalentemente contro famiglie e non su manifestanti o attivisti facinorosi.

Famiglie che si erano mobilitate già nella prima mattinata di sabato ad occupare i luoghi interessati per le operazioni di voto, evitando così che venissero chiusi. È anche vero che la polizia aveva intimato più volte, agli occupanti, di sgombrare i seggi entro le sei di ieri mattina. Le cifre parlano di 2,2 milioni di votanti. Il 90% avrebbe votato per l'indipendenza. Rimane solo da attendere quando Carles Puigdemont annuncerà lo strappo finale da Madrid.