Sono trascorsi venticinque anni dalla firma dell'accodo generale di pace di Roma. Era il 4 ottobre 1992. Si rivelò necessaria una lunga opera di mediazione, durata ventisette mesi. Complessivamente undici le sessioni di lavoro, con il sostegno dell'Onu. Gli accordi diventarono operativi il 15 ottobre dello stesso anno, il 1992. Le Nazioni unite fecero arrivare sul posto un contingente di pace per monitorare la fase di transizione alla democrazia. Un passaggio completato nel volgere di pochi anni. In quel tempo il Mozambico era tra i Paesi meno sviluppati, nonostante le opportunità di carattere economico e le ricchezze offerte dal territorio.

I diciassette anni di guerra civile

Grazie alla pace, oggi il Mozambico è fra i Paesi con un maggiore trend di crescita, dopo aver superato momenti di assoluta difficoltà. In una nota apparsa sul sito internet del ministero dell'Interno, Marco Minniti ricorda il giorno della firma e i diciassette anni di guerra civile, con oltre un milione di morti. Il Mozambico, Stato dell'Africa orientale, ha una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti e si estende per più di 800 mila chilometri quadrati. La capitale è Maputo. Confina con Tanzania, Malawi, Zambia, Sud Africa, Zimbabwe e Swaziland.