Una vera e propria organizzazione criminale, dedita alla coltivazione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Con tanto di pony express minorenne per consegnare la “merce” alle centinaia di acquirenti. La droga era tanta, soprattutto marijuana e cocaina, anche partite da quindici chili che – secondo la Polizia che ha svolto le indagini – rifornivano tutta la zona intorno ad Orosei. Che nella stagione estiva è inondata di turisti e lavoratori stagionali. I migliori clienti. Nell’operazione effettuata dagli agenti della Squadra Mobile di Sassari sono finite in tutto cinque persone.
Per loro l’accusa e di detenzione, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli arrestati
Giorgio Chessa, 48anni, di Loculi, allevatore e con diversi precedenti penali alle spalle e Sandro Spina, 22 anni, allevatore di Nuoro, sono stati rinchiusi in carcere. Sebastiano Mulas, 48 anni, originario di Irgoli, è stato invece costretto agli arresti domiciliari. Mentre per un 51 di Orosei, R. L. – anche lui secondo gli inquirenti coinvolto nei traffici ma in maniera minore – è scattato il divieto di dimora come per S.G, 21 anni, che dovrà presentarsi regolarmente all’autorità giudiziaria. Un minorenne invece – considerato il pony express della banda – è stato denunciato alla Procura della Repubblica dei minorenni di Sassari.
Il blitz è il frutto di un lavoro di lunghe indagini – durate oltre un anno – effettuate dagli agenti della Squadra Mobile di Nuoro (coordinati dal primo dirigente Paolo Guiso) e curate dal pubblico ministero Tommaso Giovanetti.
Un’attività redditizia
Secondo quanto ricostruito dagli abili investigatori della Squadra Mobile di Nuoro, il gruppetto definito “organizzazione” avrebbe gestito regolarmente il traffico di sostanze stupefacenti intorno alla zona di Orosei che - soprattutto d’estate – è presa d’assalto da centinaia e centinaia di turisti e non solo. L’attività comunque si sviluppava durante tutto l’anno ma nei mesi estivi raggiungeva l’apice con guadagni – accertati dagli inquirenti – di migliaia e migliaia di euro al mese.
L’organizzazione aveva anche messo in piedi un vero e proprio servizio di pony express con consegne immediate e veloci a domicilio. Marijuana che producevano nelle alture di Sos Alinos e cocaina che – stando le indagini – veniva acquistata pura da Sebastiano Mulas che poi la rigirava ai soci che la tagliavano e poi pensavano a smerciarla nel mercato illegale della droga.