La tredicenne Yara Gambirasio era oggetto delle attenzioni di un pedofilo di Rimini: a stabilirlo è stata una terribile scoperta delle forze dell'ordine, che hanno ritrovato un dossier di 40 pagine sulla ragazza nella casa di un impiegato. Intanto, Massimo Giuseppe Bossetti è in carcere e resta salda la sua condanna all'ergastolo.
Caso Yara Gambirasio, parla l'avvocato di Bossetti: 'Situazione disperata'
E' passato poco più di un anno da quando Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Bergamo.
Come pena accessoria, la Corte ha previsto per lui anche la perdita della potestà dei suoi tre figli ed un risarcimento ai famigliari di Yara Gambirasio. Il legale di Bossetti, ai microfoni di Radio Cusano Campus, ha fatto sapere che la situazione in carcere è disperata, ma nonostante ciò, l'accusato continua ad essere un battagliero. "Voglio uscire dal carcere innocente", ha detto Bossetti all'avvocato Claudio Salvagni.
Ultime news sull'omicidio di Yara: fermato a Rimini un pedofilo
D.P., sarebbero queste le iniziali del pedofilo arrestato a Rimini dalle forze dell'ordine. E' un impiegato 53enne e mai ci si sarebbe aspettati di trovare una cotanta perversione mentale. Durante il blitz, sono stati scovati all'interno della sua abitazione dei dossier, di cui uno riguardante Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa nel 2010.
Quanto trovato ha inorridito e sconvolto gli agenti: ci sono, infatti, ben 40 pagine di foto e filastrocche blasfeme contro Yara.
Oltre alle foto di Yara Gambirasio, numerosi file di materiale pedopornografico
Il blitz delle forze dell'ordine nella casa dell'impiegato 53enne di Rimini ha portato alla luce un archivio di documenti cartacei e digitali di natura pedopornografica.
Sul suo computer, sono stati molti i video aventi come oggetto stupri e maltrattamenti sui minori. Ad aggravare ulteriormente la posizione di D.P. è stato anche il ritrovamento di un manuale sulla "pedomessa", una specie di rituale dove alle espressioni sacre vengono sostituite parole blasfeme e oscene. Tale scoperta ha aperto delle nuove indagini su un'eventuale circuito online di pedofili che si scambierebbero materiale di questo tipo.
L'uomo è stato arrestato ed è stato condotto nel carcere Cassetti di Rimini, dove è tenuto in una zona isolata dagli altri detenuti. Al momento viene mantenuto il massimo riserbo sull'inchiesta, ma gli inquirenti sono certi che possano essere coinvolte altre persone.