Alessio aveva il sogno di incontrare i calciatori della sua squadra del cuore, la Juventus. La società bianconera, dopo aver appreso delle sue condizioni, aveva deciso di mobilitarsi facendo giungere all'ospedale Regina Margherita l'attaccante argentino Paulo Dybala.

Alessio Chiarovano non era, purtroppo, un bimbo fortunato come tanti altri: originario di Castellamonte, nei pressi di Torino, era stato colpito da una forma tumorale aggressiva che l'ha costretto a lottare fra la vita e la morte per diverso tempo, sostenuto dalle cure dei medici dell'ospedale Regina Margherita, presso il quale si erano recate anche diverse persone per manifestargli tutta la loro solidarietà, compreso il campione bianconero Paulo Dybala.

Alessio si spegne a soli 10 anni

Purtroppo, però, Alessio non c'è l'ha fatta: il male che l'aveva colpito tempo prima è stato spietato nei suoi confronti, e in questi giorni i media locali hanno dato la drammatica notizia della sua morte. Un dramma che ha colpito l'intera comunità di Castellamonte, ma non solo: nella provincia di Torino diverse persone avevano manifestato una certa attenzione per le sue condizioni di salute.

L'affetto e il cordoglio verso il piccolo e la sua famiglia si sono palesati anche durante il funerale tenutosi nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, presa letteralmente d'assedio dalla gente: erano presenti anche diversi colleghi di lavoro dei genitori, soprattutto quelli del Comune di Ozegna dove lavora la mamma del bimbo, che si sono aggiunti alle circa 700 persone che hanno voluto dare un ultimo saluto ad Alessio.

Il ricordo di Alessio

Alessio era noto per essere un bambino allegro e pieno di vitalità, proprio come i suoi compagni di scuola (la 5 A della direzione didattica Amedeo Cognengo), gli stessi che da febbraio - mese nel quale il bambino aveva iniziato a non frequentare più assiduamente le lezioni scolastiche a causa del tumore - gli sono sempre stati accanto, dimostrando affetto all'amico e compagno di giochi, legati anche dalla passione per il calcio e soprattutto per la Juventus.

Oltre ai messaggi sui social - in particolare su Facebook - le condoglianze alla famiglia sono giunte in particolar modo dal parroco che, probabilmente perché conosce personalmente i familiari del bimbo, ha espresso parole davvero commoventi durante l'omelia: "la sua semplicità, la sua incredibile capacità di fare amicizia con tutti, la sua ingenuità vera, doti naturali che tutti noi vorremmo possedere". Queste le parole del sacerdote, seguite dall'uscita della bara, accompagnata dai compagni di classe e dalle maestre del piccolo Alessio.