E' morta a soli tre anni nella notte di Natale, il giorno più amato dai bambini in cui tutti i sogni paiono realizzarsi. Per la bambina e i genitori, una famiglia di Capena bene in vista e molto conosciuta in paese, invece è stata la materializzazione di un incubo. Stando a quanto si apprende dalle prime informazioni, la piccola sarebbe morta di meningite pur essendo stata regolarmente vaccinata. Ma andiamo a ripercorrere questa vicenda che purtroppo è finita in tragedia.
Un malore e il ricovero urgente in ospedale
Stando a quanto si apprende, lo scorso 23 dicembre a causa di un malore la piccola è stata ricoverata in un primo momento all'ospedale Sant'Andrea, dove le viene fatta la terribile diagnosi di meningite, quindi successivamente viene trasferita all'ospedale Policlinico Gemelli di Roma.
Purtroppo, nonostante le cure intensive che le sono state prodigate dai medici nel reparto di terapia intensiva pediatrica, non è stato possibile fare più niente per recuperare il quadro clinico della bambina, a causa soprattutto del verificarsi di complicazioni neurologiche non più trattabili.
Sempre all'Ospedale Policlinico Gemelli è stata effettuata una autopsia che ha confermato che ad "uccidere" la bambina è stata un meningite pneumococcica, peraltro meno contagiosa di altre. Tuttavia, per avere contezza del ceppo, bisognerà aspettare ancora 24 ore, al termine delle quali sarà anche possibile stabilire se questa meningite è stata di natura virale o batterica.
Meningite: le precauzioni adottate dal comune
Intanto, il Servizio di Igiene della Asl di Roma 5 ha predisposto delle misure preventive per i compagni di scuola e le persone che sono state accanto alla bambina. In particolare, è stata predisposta la profilassi antibiotica per chi ha avuto contatti stretti con la piccola. In ogni caso, il comune di Monterotondo, nel fare le condoglianze alla famiglia di Capena colpita da questo gravissimo lutto, conferma che quasi tutte le famiglie delle allieve del corso di danza sono state contattate per attivare la necessaria profilassi.
Nello specifico, le famiglie interessate verranno seguite per una settimana, che è il periodo di possibile incubazione della malattia. In ogni caso, il comune di Monterotondo precisa che il batterio della meningite vive soltanto nel cavo orale e non all'esterno, pertanto non è necessario procedere al trattamento degli ambienti frequentati dalla piccola.
Se siete interessati ad argomenti quali cronaca e salute potete cliccare sul tasto Segui posto in alto a destra accanto al nome dell'autore della news.