Si chiamava Mercedes Grabowski ma gli appassionati del cinema a luci rosse la conoscevano come August Ames. La canadese è scomparsa a soli 23 anni per cause ancora in corso di accertamento. I medici del Ventura County non hanno rivelato le cause del decesso di una delle attrice più amate nel mondo della trasgressione. Inconsolabile il marito della giovane star, il regista Kevin Moore, che ha chiesto di rispettare il dolore della famiglia. 'Era una ragazza dolcissima'. La notizia della scomparsa di August ha fatto il giro del web lasciando costernati colleghi e produttori.
In tanti hanno ricordato l'avvenente attrice sui social network. Dopo aver mosso i primi passi da modella Ames aveva deciso di intraprendere la strada dell'eros nel 2013. Nel giro di poco tempo la ventitreenne era diventata l'attrice più richieste per fascino e carica erotica. Mercedes ha girato oltre 280 film in quattro anni ed ha conquistato numerosi riconoscimenti nel settore.
Le accuse di omofobia e la replica social
Nello specifico Ames ha ricevuto una nomination nel 2015 per il Best New Starlet Avn, ed era tra le favorite per l'ambito premio di interprete femminile dell'anno. Nei giorni scorsi August era finito nel mirino della critica social per aver rifiutato di lavorare con attori che avevano girato scene gay.
Il suo profilo Twitter è stato travolto da messaggi offensivi. In molti avevano definito omofobo il comportamento della giovane. August aveva respinto con fermezza alle accuse che le erano state mosse. L'ultimo cinguettio della canadese risale a martedì 5 dicembre con un eloquente 'vaffa' nei confronti di un denigratore. Da sottolineare che appena è stata diffusa la notizia della sua morte in molti hanno accusato gli autori dei commenti al veleno sui social media.
'Soffriva di depressione e bullismo on line'
Le fonti di Polizia hanno escluso che la donna sia stata vittima di violenze. In ogni caso le forze dell'ordine stanno indagando per chiarire le cause che hanno determinato il misterioso decesso. Gli amici di August avrebbero dichiarato ai media americani che la modella soffriva di depressione ed era vittima di bullismo on line.
C'è chi non esclude un collegamento tra il botta e risposta social degli ultimi giorni e la tragica scomparsa della canadese. Alcuni persone vicine alla ventitreenne non hanno escluso l'ipotesi del suicidio. In questi giorni Ames aveva più volte rimarcato di amare la comunità gay: 'Sono sempre stata al loro fianco'.