Ennesimo caso di violenza sulle donne. Un uomo di 45 anni originario di Chieti, di cui non sono state rese note le generalità, è stato arrestato dai Carabinieri del comando radiomobile della città, per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e tentata violenza sessuale. L'uomo è accusato di avere picchiato selvaggiamente e ripetutamente la moglie perché si rifiutava di avere rapporti intimi a tre. Il provvedimento di misura cautelare in carcere è stato eseguito dai militari per ordine del Gip del tribunale della città toscana, Luca De Ninis.

Le botte continue e le perverse richieste

La vittima, una donna di 42 anni originaria di Chieti di cui non sono state rese note le generalità per tutelare i suoi diritti alla privacy, era ormai il bersaglio quotidiano del marito aguzzino. L'uomo la picchiava ferocemente ogni giorno, la tormentava e la brutalizzava da tempo anche davanti ai loro tre figli. La più che quarantenne non voleva cedere alle pressanti richieste di lui, di avere rapporti intimi a tre con il fidanzato della figlia minorenne. Un calvario di violenze fisiche e psicologiche che andavano avanti già da mesi, quando la donna ricoverata più volte in ospedale per le botte prese ha denunciato l'orco alle forze dell'ordine.

Le denunce ai carabinieri

La 42 enne ha presentato formale denuncia presso i carabinieri a fine Ottobre scorso, il marito l'aveva picchiata perché si era rifiutata di assecondare le sue perverse voglie. In quella occasione la lite era avvenuta davanti ad una delle figlie piccole e l'uomo aveva terrorizzato e picchiato così violentemente entrambe, tanto da farle finire in ospedale con parecchie lesioni.

I certificati rilasciati dai medici hanno confermato le aggressioni subite dalla donna e sua figlia. Qualche settimana dopo l'uomo è tornato a casa ubriaco e ha rivolto alla moglie la stessa perversa richiesta. L' aguzzino in quella occasione ha picchiato nuovamente moglie e figlia. Solo l'intervento degli uomini della benemerita ha impedito alla violenza dell'uomo di degenerare in qualcosa di peggio.

L'arresto

L'ultima denuncia è scattata nei confronti del marito orco, grazie alle dichiarazioni rese dalle vittime, che sono state verbalizzate dai militari e trasmesse alla procura di Chieti. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Pm Marika Ponziani di custodia cautela in carcere per il presunto colpevole. Il magistrato ha dichiarato nella disposizione, la necessità del provvedimento, sottolineando come il clima familiare sia stato molto deteriorato, evidenziando che i componenti del nucleo, sono stati soggetti alle continue vessazioni dell'indagato. Una violenza morale continua, dimostrata dalle frequenti denunce della moglie del sospettato. Il giudice ha anche predisposto l'interrogatorio del presunto colpevole in carcere.