Possiamo davvero dire che il Partito Democratico non stia passando davvero un periodo dei migliori.

Alle grane della compilazione delle liste ed ai sondaggi che prevedono una storica batosta alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, oggi arriva una notizia che è destinata a fare fragore.

'Il Pd pagava il pizzo al clan degli Spada'

Secondo il quotidiano romano Il Tempo anche il circolo Pd di ostia, sito nel territorio controllato dagli Spada, pagava il pizzo. Lo avrebbe dichiarato Michael Cardoni il super pentito che ha contribuito, con le sue confessioni, ad incastrare ed arrestare il vertice del clan mafioso degli Spada, che negli ultimi anni ha regnato incontrastato nell'intero territorio di Ostia.

Il 28 gennaio 2016, davanti agli inquirenti che gli mostravano una cartina della municipio di Ostia Cardoni avrebbe segnalato via per via tutte le zone dove vigeva la "legge del clan" e, oltre ad incare le piazze dello spaccio, avrebbe fornito i nominativi dei locali e delle attività commerciali sottoposte al regime del pizzo. Fu questa l'occasione nella quale avrebbe rivelato che anche la locale sezione del partito di Matteo Renzi era obbligata a versare una periodica cifra di denaro.

Il commento di Stefano Esposito, commissario PD

Il PD a Ostia è commissariato da tempo e opera sotto la "tutela" del senatore Stefano Esposito che, interpellato sulla scottante rivelazione ha dichiarato di non essere per nulla stupito poichè sin da quando ha assunto l'incarico nel municipio romano ha sempre percepito un forte clima di intimidazione.

Ribadendo che i dirigenti locali abbiano sbagliato poichè chi subisce questi atti criminali non deve cedere ma denunciare immediatamente alle forze dell'ordine.

Ricordiamo che il Municipio di Ostia è stato commissariato per ben 2 anni dopo le dimissioni anticipate del Presidente Mauro Tassone del PD del 18 marzo 2015. Finì nella bufera per presunte voci di rapporti con esponenti della criminalità organizzata.

Lo stesso fu addirittura arrestato il 4 Agosto dello stesso anno nell'inchiesta "mondo di mezzo", divenuta celebre per aver scoperchiato il sistema di "Mafia Capitale".

Per il PD che, a parole ha sempre sostenuto le politiche antimafia, è l'ultima di una lunga serie di situazioni imbarazzanti. Sono molteplici le amministrazioni locali a guida "democratica" sotto indagine o addirittura sciolte a causa di infiltrazioni mafiose, partendo dalla Calabria fino ad arrivare alla "rossa" Emilia Romagna.