Lei non lo vuole,e lui la minaccia. Da qualche anno, con la propagazione delle moderne tecnologie, la vendetta contro gli ex non solo è un piatto da servire freddo, ma soprattutto via internet. Una delle forme di ricatto più in voga per chi non sopporta la fine di una storia sembra essere la violazione della privacy, attraverso la divulgazione di materiale audio-video privato.

Quella successa oggi sembra essere una storia già sentita, una di quelle brutte vicende che sono già capitate in passato fra giovani coppie allo sfascio. Ma questa volta i protagonisti della storia, svolta nella riviera ligure di ponente, hanno una notevole differenza d'età.

Una giovane genovese di soli 18 anni, è stata ricattata dal compagno della sorella, un uomo di ben 70 anni

Fra i due infatti era nato un certo flirt, secondo quanto ricostruito dal Pubblico Ministero Giuseppe longo, l'anziano avrebbe fatto diversi regali alla giovane e dato denaro in cambio di prestazioni sessuali. Ad un certo punto la diciottenne decide di finire la “relazione”, ma lui impazzito la minaccia di pubblicare le sue foto intime.

La ragazza non si è fatta intimorire e ha denunciato l'uomo, il quale ora è indagato. Il settantenne difeso dagli avvocati Giacomo Gardella e Maria Paola Di Florio, è stato rinviato a giudizio per tentata violenza sessuale. Nel frattempo la ragazza è stata trasferita in una comunità protetta.

Come difendersi da una minaccia?

Innanzitutto, non dobbiamo aver paura di denunciare chi ci ricatta. La minaccia è un reato, è una pesante violazione delle regole della convivenza civile, è il tentativo di imporsi con la forza, incutendo timore. Si tratta di un reato di natura pericolosa, poiché può delineare l'antefatto di atti lesivi reali.

Si deve denunciare il fatto alle forze dell’ordine, ovvero alla Polizia o ai Carabinieri. Non c'è bisogno di farsi precedentemente assistere da un avvocato, dopo che le forze dell'ordine trasmetteranno la querela alla Procura della Repubblica, un Pm sarà incaricato di effettuare le indagini. La prova del ricatto può essere direttamente la dichiarazione della vittima, meglio se affiancata da da ulteriori elementi, come possono essere dei messaggi.

Art 612 del codice penale: "Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 1.032 euro. Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell'articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d'ufficio."