Andria, 16 gennaio 2018- Una bambina è stata ricoverata all’ospedale di Bonomo (BT) subito dopo essersi accorta di aver ingerito un verme bevendo da una lattina di Coca-Cola.

La bambina sta bene e l’ospedale comunica che quest’ultima viene tenuta sotto osservazione solamente per precauzione. Sul luogo sono giunti i commissari della Sian (il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione della Puglia) e hanno da subito sequestrato la lattina e dato il via alle dovute analisi e ricerche per individuare il lotto di produzione di provenienza.

La lattina al momento si trova all’istituto zooprofilattico di Foggia per effettuare le dovute analisi batteriologiche, chimiche e biologiche.

Non sarebbe la prima volta che la sicurezza igienico-sanitaria della bevanda viene messa in discussione, molto vicino è l’episodio dell’inizio dell’Estate scorsa, quando un intero lotto è stato ritirato a causa dello strano sapore e della presenza anomala di grandi quantità di solfiti. Sicuramente non ci troviamo di fronte ad un caso di contaminazione nazionale e nemmeno locale, dato che nessuno oltre la sfortunata bambina ha segnalato il problema.

La questione della sicurezza nelle bevande di largo consumo

Da molti anni si continua a discutere sulla sicurezza da un punto di vista igienico-sanitario delle bevande prodotte, esportate e vendute in quasi tutti gli stati del mondo.

Ogni bevanda viene prodotta da una singola azienda in una filiale situata in una specifica parte del mondo, che spesso si trova a migliaia di chilometri dalla sede centrale.

Questo comporta diverse modalità nel reperire le materie prime e raramente una lieve alterazione del prodotto rispetto ad altre zone. Oggi giorno però gli occhi degli esperti si sono spostati sulla sicurezza e sulla conformità del prodotto alle norme igieniche dei vari paesi in cui viene esportato e venduto il prodotto. In particolare la “Coca-Cola company” non è nuova a scandali e questioni di questo genere, solo in Italia la Coca-Cola ha assistito a ben 4 ritiri di lotti del prodotto e innumerevoli controlli specifici a causa di presunte contaminazioni irregolarità nella bevanda.

Ritorna dunque la paura in relazione al consumo di bevande diffuse largamente su scala mondiale, sulle quali si puntano i fari dell'opinione pubblica a scansione periodica nel tempo senza peraltro scalfire l'alone di santità che le attornia.