La parola sacchetti biodegradabili è diventata la parola più ricercata di quest’inizio 2018. Un boom che non è dovuto ad un rinnovato interesse per l’ecologia e per il rispetto per la natura. A spingere il termine in vetta alla trend topic di Twitter la legge entrata in vigore in queste ore sui sacchetti di plastica leggeri ed ultraleggeri. La nuova disposizione era stata approvata nel mese di agosto con la conversione del decreto legge 123 sulle ‘disposizioni urgenti per la crescita economica del mezzogiorno’. Nello specifico le shopper per imbustare frutta e verdura ma anche prodotti freschi come salumi e carni d’ora in poi dovranno essere pagate dai consumatori.

Inoltre è stato stabilito che sacchetti devono avere uno spessore di quindici micron e siano compostabili, biodegradabili e certificati da enti appositi. In buona sostanza supermercati e attività commerciali non potranno continuare ad utilizzare le buste in dotazione. Quest’ultimi vengono ritenuti tra i principali responsabili dell’inquinamento marino e ambientale. I sacchetti ‘leggeri’ andranno sostituiti immediatamente con i clienti che dovranno pagare i biodegradabili come accade già da tempo per le buste della spesa.

Sanzioni fino a venticinquemila euro

Il prezzo delle shopper sarà stabilito dal negozio e non dovrebbe superare i cinque centesimi. La nuova normativa ha stabilito anche dei parametri precisi per quanto concerne il materiale.

Si partirà da un 40% di biodegradabile per arrivare ad un adeguamento al 60% dal primo gennaio 2021. Chi non rispetta le nuove disposizioni sarà punito con multe che vanno dai 2500 ai 25.000 euro. I sacchetti potranno essere utilizzati per i rifiuti organici mentre il Fatto Alimentare ha riferito che le catena di supermercati hanno già detto no alle buste portate da casa per motivi di igiene.

La notizia ha scatenato un acceso dibattito sul web.

No dei supermercati alle buste portate da casa

In molti hanno contestato la decisione presa dal governo assimilandola ai nuovi rincari per luce e gas. Per molti la tassa ha solo finalità politiche e non ha nessuna rilevanza per quanto concerne l’Ambiente. Non sono mancate opinioni discordanti con alcuni utenti che hanno rimarcato che è inutile indignarsi per l’inquinamento quanto poi si contesta un provvedimento che dovrebbe essere utile in tal senso. Come spesso capita in queste occasioni le polemiche hanno finito per investire i politici che hanno sostenuto e votato il nuovo testo.