Recentemente l'agenzia europea della guardia di frontiera 'Frontex' ha lanciato l'allarme sui sempre più numerosi flussi di migranti algerini e tunisini diretti verso la Sardegna. Secondo quanto sostenuto in un articolo pubblicato sul sito web della testata giornalistica 'Casteddu Online', il direttore della stessa 'Frontex' Fabrice Leggeri ha parlato di un possibile rischio per la sicurezza della stessa isola. Difatti, secondo Leggeri il costante flusso di migranti nordafricani in Sardegna risulta alquanto 'anomalo' e richiederebbe di essere ulteriormente analizzato e approfondito.

Ugo Cappellacci: 'Frontex dà la conferma al nostro allarme'

Le affermazioni di Fabrice Leggeri sono state commentate dall'ex presidente della Regione Sardegna e politico del centrodestra Ugo Cappellacci. Secondo il politico di 'Forza Italia', sempre stando a quanto riportato nell'articolo su 'Casteddu Online', Frontex avrebbe confermato quello che lo stesso centrodestra sardo affermava da tempo. Inoltre, lo stesso Cappellacci ha affermato che gli arrivi degli immigrati clandestini algerini sono raddoppiati e chi ha minimizzato per lungo tempo la problematica dovrebbe 'andare subito a casa'.

L'attuale immigrazione di massa e il rischio del terrorismo di matrice islamista

Da diverso tempo la Sardegna, così come il resto dell'Italia e dell'Europa, è attraversata da una sempre più massiccia immigrazione di massa proveniente dall'Africa subshariana e dai paesi nordafricani.

Tale immigrazione di massa sta generando diverse problematiche di stampo sociale e culturale, tanto che diversi analisti e opinionisti sostengono che essa stia portando a una 'guerra tra poveri'. Oltre a ciò, c'è da segnalare che gli stessi sempre più cospicui flussi migratori potrebbero portare a determinati rischi, come quello del sempre presente terrorismo di matrice islamista radicale.

Difatti, è alquanto noto che spesso le organizzazioni islamiste radicali infiltrano propri militanti nei barconi dei migranti o si impegnano nel radicalizzare alcuni di questi stessi migranti diretti verso i paesi dell'Europa. D'altronde l'obiettivo di tali formazioni è quello di colpire l'Europa 'dal proprio interno' e di approfittare dell'attuale crisi economica e sociale che la stessa Europa sta vivendo. Il recente arresto di un 23enne tunisino legato all'ISIS dovrebbe far riflettere su ciò.