Una tragedia incredibile ha visto protagonista la stazione della metro Barberini a Roma: nelle prime ore di questa mattina un militare di 29 anni si è suicidato dopo aver avvertito i colleghi che si stava recando al bagno del posto in cui stava prestando servizio. La vittima, U. D., era il caporal maggiore del corpo dei Bersaglieri di Cosenza e si trovava all'interno della stazione romana per prestare servizio di sorveglianza nell'operazione 'Strade Sicure'. L'uomo è stato rivenuto senza vita all'interno della toilette della stazione con l'arma del delitto ancora in mano.

Sono ancora sconosciute le motivazioni che hanno spinto il bersagliere ad un simile atto.

Il suicidio nella Toilette

Nella mattinata di questo 1° Febbraio 2018 l'uomo aveva iniziato il proprio turno di lavoro alle 7 assieme ad altri due colleghi, tuttavia pochi minuti prima delle 11 il militare ha manifestato ai compagni il bisogno di recarsi al bagno. Nessuno poteva immaginare, però, che un gesto cosi comune nascondesse la volontà di un suicidio. Da quella toilette della stazione Barberini, infatti, il caporale non sarebbe più tornato. Una telecamera di servizio avrebbe ripreso l'uomo intento ad entrare nel bagno e, in maniera molto veloce, spararsi al centro della testa senza alcun esitazione.

Per quanto riguarda l'arma del suicidio utilizzata dal militare, vi è un po di confusione tra le fonti che hanno riportato la notizia: Ansa e altri quotidiano riportano che l'uomo si sarebbe sparato con la pistola d'ordinanza, invece altre fonti locali sostengono che l'arma utilizzata per il suicidio fosse un fucile d’assalto usato solitamente nell'esercito Italiano.

Le cause del suicidio

L'uomo era una persona molto tranquilla, secondo quanto riferito dai colleghi. Alcuni sostengono che ultimamente mostrava un volto un pò turbato e con un filo di tristezza, ma nessuno si sarebbe immaginato che i problemi fossero cosi gravi da spingerlo a commettere un atto simile. Umberto era anche sposato ed era padre di un bellissimo bambino, secondo le foto che lo stesso militare pubblicava periodicamente sul social Facebook.

Quella del suicidio è una notizia che ha sicuramente stravolto i familiari, che restano in attesa di maggiori informazioni sulle cause del terribile gesto che ha privato un bambino del padre ed una moglie del proprio marito. Per permettere alle autorità di effettuare le indagini sul corpo la stazione è rimasta chiusa durante tutta la mattinata, ed ha riaperto solo alle 18 del pomeriggio.