Mercoledì 14 Febbraio, il 19enne Nikolas Cruz si è presentato nella scuola in cui era appena stato sospeso, la Stoneman Douglas di Parkland, armato con un fucile semiautomatico leggero Ar-15, dotato di numerose munizioni di riserva, e di alcune granate fumogene. Ha fatto scattare l'allarme anti-incendio in modo tale da far radunare tutti gli studenti nell'atrio e ha aperto il fuoco, uccidendo 17 vittime e ferendo almeno una dozzina di studenti.

Il giovane pare fosse stato sottoposto per un breve tempo a un trattamento in un istituto per malattie mentali.

Secondo la Everytown for Gun Safety Support Fund, una organizzazione dedicata alla comprensione e alla riduzione della violenza armata in America, in 45 giorni dall’inizio del 2018 si tratta della 18ª Sparatoria in una scuola, o nei pressi di una scuola.

Violenza e differenza di genere

Secondo i dati del Federal Bureau of Investigation [FBI], negli Stati Uniti, oltre il 90% di omicidi attuati con armi da fuoco è compiuto da uomini, i quali sono anche la maggiorparte delle vittime di tali delitti (78%).

Inoltre, il numero di pazienti che visitano gli ospedali per ferite da armi da fuoco, è circa quattro volte più alto sui giovani rispetto che sugli adulti.

Per quanto riguarda invece i suicidi con armi da fuoco, seppure siano maggiormente le donne a tentarlo, sono maggiormente gli uomini a portarlo a termine, ed è la principale causa di morte tra i giovani, la terza tra i giovani di 15-24 anni e la sesta causa di morte tra i giovani di 5-14 anni.

Oltre alle differenze di genere e di età nella prevalenza, esistono anche differenze considerevoli tra i gruppi etnici: il suicidio dell'arma da fuoco tra i bianchi e nei gruppi razziali è aumentato almeno del doppio dal 1980 al 2010, mentre i maschi bianchi di età superiore ai 65 anni hanno tassi che superano di gran lunga tutti gli altri gruppi principali.

Fattori di rischio e prevenzione

Sono una moltitudine le variabili di fattori di rischio che rendono probabile l'utilizzo di un'arma da fuoco verso se stessi o altre persone. Per questo motivo, non esiste un singolo profilo che possa prevedere in modo affidabile chi userà una pistola in un atto violento anzi, ci sono una moltitudine di fattori che si intrecciano nel tempo come fattori sociali, individuali, familiari e del gruppo dei pari.

Secondo il modello tassonomico di Moffitt il comportamento delinquenziale e antisociale in età adulta tende a regredire da solo, ci sono comunque delle casistiche in cui, se vi è stato un esordio antisociale precoce, aumenta pericolosamente la probabilità di persistere in un comportamento violento e criminale nell'età adulta.

Gli sforzi di prevenzione guidati dalla ricerca sui rischi di violenza durante lo sviluppo possono ridurre la probabilità di introdurre in contesti familiari, sociali e tra pari l'utilizzo delle armi da fuoco, inoltre possono ridurre le occasioni in cui gravi malattie mentali contribuiscono all'omicidio o a circostanze più comuni in cui depressione o altre malattie mentali possono contribuire al suicidio.

L' obiettivo più importante dei progetti di prevenzione è sia ridurre gli episodi di violenza, che reindirizzare i fattori antecedenti dello sviluppo che contribuiscono alla violenza e alle morti legate alle armi da fuoco.

La soluzione di Trump al tragico evento in Florida sarebbe quello di armare i dipendenti scolastici e gli insegnanti. Le ricerche però non avvalorano l'idea secondo cui la battaglia contro la violenza armata si combatte con l'ausilio delle armi stesse. Anzi, i programmi di riacquisto di armi da fuoco possono aumentare la consapevolezza delle armi da fuoco e della violenza armata in una comunità, ma non hanno dimostrato di ridurre la mortalità. #Superuovo