Nuovo orrore dalla Sardegna. Una volpe è stata brutalmente uccisa in una campagna a colpi di forcone e il video della bestialità è stato condiviso sul web, specificatamente su Whatsapp. Nel video si nota un presunto allevatore che tortura il malcapitato animale e in seguito uccide lo stesso, non senza ridere e provare evidente "goduria" nel vergognoso gesto. Inoltre, come si può notare nello stesso video diffuso nei social, l'uomo è incitato dalla sua compagna nel torturare il povero animale e ora rischia la reclusione per maltrattamenti e omicidio di animali.

La denuncia del Gruppo Intervento Giuridico

Come riportato in un articolo pubblicato sul sito web della testata giornalistica sarda 'Youtg.net', l'organizzazione ecologista 'Gruppo d'Intervento Giuridico Onlus' ha presentato una denuncia al Comando del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Inoltre, sempre stando a quanto scritto nel già citato articolo pubblicato per Youtg.net, lo stesso Gruppo d'Intervento Giuridico si è auspicato l'intervento della polizia giudiziaria. Oltre a ciò, c'è da segnalare che che il Corpo forestale si è fortemente attivato nella ricerca dei responsabili della brutale tortura e uccisione della volpe.

Il protagonista del video: 'Che provino ad arrestarmi'

Durante il video il presunto allevatore si è reso protagonista anche di proclami provocatori e arroganti.

Secondo quanto scritto in un articolo pubblicato per il quotidiano romano Il Tempo, la compagna dell'uomo dice allo stesso presunto allevatore che 'se vedono questo video ti arrestano' e lui risponde affermando "Che mi arrestino". Mentre ripete queste parole, l'uomo schiaccia con un piede la testa della povera volpe e, inoltre, gli butta addosso i resti di un agnello morto.

Su tale particolare, c'è da dire che la stessa coppia aveva ritenuto la volpe responsabile per la strage di agnelli avvenuta nella campagna.

Vera o non vera che sia quest'ultima asserzione, c'è da dire che prendersela in quel modo con una volpe è del tutto vergognoso e delinquenziale, in quanto si è torturata e uccisa una creatura animale decisamente più debole rispetto all'uomo e ciò è stato fatto in modo terribilmente barbaro e bestiale.

Tutto ciò non fa nemmeno buona pubblicità alla Sardegna e ai suoi tanti allevatori e pastori, allevatori e pastori che generalmente sono persone oneste e civili che mai si macchierebbero di tali atrocità.