Dopo mesi di angoscia è arrivata la buona notizia che potrebbe permettere di salvare Elisa. Finalmente è stato trovato un donatore compatibile con la malattia della bimba, che da tempo lotta contro una forma di leucemia rara.

Il donatore di midollo è stato trovato e la bimba è stata operata

La storia di Elisa in questi mesi ha commosso l'intera Italia, che si è mobilitata nel tentativo di trovare un donatore compatibile per salvare la bimba. La buona notizia che attendevamo da tempo finalmente è arrivata, con il trapianto di midollo che è stato effettuato poche ore fa alla piccola.

Dopo mesi di attesa e speranza finalmente potrebbe riprendere in mano la propria vita, con la speranza che il trapianto dia i frutti sperati. Per sapere se tutto ciò diventerà realtà bisognerà attendere cento giorni, come rivelato dal padre della piccola. In questo arco di tempo si capirà se le cellule staminali avranno attecchito veramente, consentendo una seconda vita alla sfortunata bambina. Per solidarizzare il dramma che stava vivendo questa piccola creatura era stata creata una pagina Facebook, a cui era stato il nome "Salviamo Elisa". Tramite questo annuncio sono arrivati tantissimi messaggi di affetto e vicinanza, a dimostrazione che nei momenti di bisogno i cittadini non si tirano mai indietro.

Dopo mesi durissimi la famiglia sta ritrovando il sorriso

Quelli vissuti dalla famiglia di Elisa negli ultimi mesi sono stati attimi di paura e speranza, per via della grave malattia che affligge la loro piccola. Dopo tanti appelli nel tentativo di trova un donatore compatibile, finalmente i due coniugi hanno ritrovato un pizzico di tranquillità.

Da nove mesi la bambina si trova in ospedale e dopo il trapianto è attaccata ai macchinari, costantemente tenuti d'occhio dai medici per vedere se il trapianto prosegue nella strada giusta. Come raccontato dal padre: "Elisa gioca con lo skifidol e cerca spesso dolci che la famiglia non può sempre concedere, in quanto deve seguire una dieta programmata".

Fabio aveva un attività di fotografo nella provincia di Pordenone, prima di abbandonarla momentaneamente per stare accanto alla figlia. Sabina invece è infermiera e dopo il dramma vissuto con la bimba ha preso un periodo di aspettativa. La mamma fa i turni di mattina per starle accanto, mentre il padre di solito è dedito a fare la notte. Un ringraziamento speciale va all'uomo che ha deciso di aiutare questa famiglia, donando una parte di sé nel tentativo di salvare una piccola creatura. Che non aspetta altro che tornare a giocare e scherzare, per la gioia della famiglia e delle tante persone che hanno seguito con tanta speranza e amore questa drammatica storia.