Continua ovviamente lo strascico di sgomento e polemiche collegato alla strage della scuola in Florida: il governatore della stessa Florida Rick Scott ha dichiarato che il direttore dell'FBI dovrebbe dimettersi, mentre il procuratore generale Jeff Sessions ha ordinato una revisione, lamentando i "fallimenti" dell'FBI. Anche i familiari delle 17 vittime hanno anche espresso sgomento per le azioni dell'FBI.

Il presidente Donald Trump venerdì ha incontrato i sopravvissuti all'attacco a Parkland. Il signor Trump e la First Lady Melania Trump hanno visitato un ospedale e in seguito l'ufficio dello sceriffo locale, ringraziandoli per la loro risposta alla tragedia.

"Che bel lavoro hai fatto", ha detto il presidente Trump ai funzionari delle forze dell'ordine, aggiungendo: "Spero che tu ne ottenga il merito perché credimi, te lo meriti".

Nikolas Cruz, 19 anni, ha confessato di aver compiuto l'attacco di mercoledì alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland ed è stato accusato di 17 capi di omicidio. È stata la più micidiale sparatoria negli Stati Uniti dal 2012 e ha riacceso i dibattiti sul controllo delle armi e sulla facilità con cui è possibile reperirle in USA.

Incredibile ad ogni modo come il Federal Bureau of Investigation abbia ammesso di non aver seguito come da prassi le soffiate arrivate sul signor Cruz. Il 5 gennaio una persona vicina al sospetto ha infatti contattato la linea dell'FBI per fornire "informazioni sulla proprietà della pistola di Cruz, sul suo desiderio di uccidere la gente, su certi comportamenti irregolari e su una serie di messaggi scritti dal ragazzo sui social media, così come il potenziale di lui che conduce una sparatoria a scuola".

L'FBI ha dichiarato che l'informazione avrebbe dovuto essere considerata una potenziale minaccia per la vita e trasmessa all'ufficio sul campo di Miami, ma è stato invece stabilito che "questi protocolli non sono stati seguiti". Il direttore dell'FBI Christopher Wray ha comunque sottolineato che l'ufficio "sta ancora indagando sui fatti" e si è impegnato a "arrivare fino in fondo a quello che è successo".

"Abbiamo parlato con le famiglie e siamo profondamente dispiaciuti del dolore addizionale che provoca a tutti coloro che sono colpiti da questa orribile tragedia", ha aggiunto.

A lasciare l'amaro in bocca, perchè al danno fa seguire la beffa, un avvertimento su tutti: a settembre, un uomo del Mississippi ha riferito all'agenzia delle forze dell'ordine un commento inquietante lasciato su un video di YouTube da un utente chiamato "Nikolas Cruz" che ha dichiarato: "Diventerò uno spara tutto professionista". Purtroppo il desiderio è diventato realtà: a farne le spese 17 persone innocenti.