Arezzo, 9 marzo 2018 - Le violenze sessuali di cui parliamo sono più agghiaccianti del solito, perché i protagonisti della vicenda sono due bambini davvero piccoli. Parliamo di due minorenni che nel 2014 frequentavano solo la prima elementare, entrambi nella stessa classe, uno aveva sei anni e l'altro cinque (frequentava la prima elementare da "anticipatario").

I genitori del bambino abusato si sono accorti dei disagi del figlio

Il bambino di 6 anni, approfittando di essere, anche se di poco, più grande, avrebbe violentato ripetute volte il compagno di classe di 5 anni, costringendolo a dei rapporti sessuali nei bagni della Scuola.

La questione è emersa dopo che i genitori del bambino abusato si erano accorti di cambiamenti nel comportamento del figlio e di una regressione del bambino.

In particolare, il bimbo non voleva più andare a scuola e aveva difficoltà a fasi spogliare dai genitori per il bagnetto, questo si apprende dalle dichiarazioni dell’avvocato Alessia Benincasa che insieme a Simona Golia conduce una causa civile a nome dei genitori del bambino.

Nel 2015, dopo aver fatto le indagini, il giudice Falcone aveva disposto la chiusura del caso con la richiesta di archiviazione. A maggio 2017 si è concretizzata l’archiviazione ad opera del Pubblico Ministero a causa della mancanza di profili di carattere penale nei confronti della scuola che non era obbligata ad effettuare controlli più meticolosi.

Per questo motivo la famiglia del bambino più piccolo ha deciso di agire tramite procedimento civile.

Il bambino di 6 anni era già stato affidato ai servizi sociali come soggetto ipersessualizzato

Tutta la triste vicenda è datata marzo 2014, all'epoca i bambini frequentavano la prima elementare. Entrambi i bambini, sfuggiti al controllo delle insegnanti, furono ritrovati nei bagni delle palestre, uno steso a terra con le brache abbassate e l’altro sopra.

Dalle dichiarazioni degli avvocati è emerso che l'episodio non era il primo e che altre numerose volte si era verificata la stessa cosa. Inoltre, dalla confessione del più piccolo sarebbe emerso che il bambino di 6 anni lo aveva anche picchiato diverse volte, prendendolo di mira approfittando della differenza d'età. Le ragioni che spingono i genitori del bambino abusato ad accusare la scuola di mancanza di sorveglianza, sono dovute al fatto che il bambino di 6 anni era già stato riconosciuto dall'istituto come un soggetto ipersessualizzato, poiché era stato trovato a spiare le compagne quando andavano al bagno, e per tale motivo era stato affidato ai servizi sociali.

I genitori del bambino di 5 anni si sono resi conto che c'era qualcosa di strano nel comportamento del figlio quando si sono accorti dei brutti voti a scuola e del fatto che non volesse più frequentarla. Il bambino tra i numerosi segni di disagio, aveva anche iniziato a bagnare il letto di notte. I genitori continuano a domandarsi per quale ragione due minori così piccoli rimanessero soli per molto tempo e così spesso, senza che nessuno li cercasse e senza insospettirsi. Il bambino abusato frequenta adesso un altro istituto.