Monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, è stato convocato nei giorni scorsi in Vaticano. Motivo della chiamata alcuni casi di omosessualità quando il prelato era alla guida della diocesi di Teggiano.
Da fonti interne alla Curia si apprende che la convocazione è stata effettuata in merito ai dossier presentati dall'escort Francesco Mangiacapra. Tuttavia, notizie di stampa hanno riportato la richiesta di chiarimenti sulla diocesi attualmente presieduta, benché quanto detto sia finora secretato.
Ultimamente anche l'attuale diocesi amministrata era stata travolta dallo scandalo di don Michele Barone, il prete esorcista che nel Tempio di Casapesenna molestava e abusava di donne e bambini.
Non è dunque improbabile che al presule siano stati chiesti dei chiarimenti sulle parole di don Michele Barone, ovvero che fosse al corrente degli esorcismi e non abbia adottato alcun provvedimento.
Vescovo indagato? Curia smentisce
Nei giorni successivi all'arresto, finirono al centro delle indagini il dirigente della Polizia di Maddaloni (CE) Luigi Schettino che a più riprese avrebbe provato a convincere la sorella della 13enne a non denunciare il sacerdote, ed il Vescovo Angelo Spinillo. Il reato sarebbe quello di favoreggiamento personale.
Ma la Diocesi smentisce categoricamente, affermando che “in merito alle notizie pubblicate, la Curia diocesana precisa che il vescovo Angelo Spinillo non è indagato né ha ricevuto alcun avviso di garanzia”.
La nota faceva riferimento alle indiscrezioni su presunte conseguenze che sarebbero ricadute sul monsignore, in seguito all'arresto di don Barone, accusato di molestie e abusi sessuali nonché un dossier sul comportamento di altri sacerdoti sotto la sua giurisdizione.
Il vescovo, stando alla stessa nota, non sarebbe stato convocato a Roma da organismi vaticani.
Ma le perplessità rimangono.
Altro caso nel napoletano
Un nuovo caso si intreccia alla vicenda di don Michele Barone. Un sacerdote napoletano in funzione nei medesimi luoghi (Casapesenna, San Cipriano d'Aversa, Caivano e Villa di Briano), avrebbe celebrato alcune messe sataniche, fotografando i parrocchiani a loro insaputa ed in particolare le parti intime dei bambini, avvicinandoli poi con la scusa di essere amico dei calciatori per consumare infine rapporti sessuali.
I fatti in questione, ben documentati, sarebbero finiti sulla scrivania del cardinale Crescenzio Sepe.