Ancora un lutto nel mondo del calcio: dopo le morti di Davide Astori e Bruno Boban avvenute nelle scorse settimane, oggi si è spento emiliano mondonico. Il tecnico è morto in un ospedale di Milano a 71 anni, vinto da un male incurabile.

La grande carriera di Emiliano Mondonico

Nato a Rivolta d'Adda (BG) nel 1947, dopo una discreta carriera da giocatore con le maglie di Cremonese, Torino, Monza e Atalanta, i successi più importanti li conquista in panchina con le promozioni in serie A con Cremonese (1983-1984), Atalanta (due, nelle stagioni 1987-1988 e 1994-1995), Torino (1998-1999), e Fiorentina (2003-2004).

Portò la 'Dea' in semifinale di Coppa delle Coppe e il Torino in finale di Coppa Uefa nel 1992. Diventò famoso proprio in quella finale quando per aver alzato una sedia al cielo in segno di protesta contro la terna arbitrale per un rigore negato ai granata. Mondonico era riuscito a vincere, una prima volta, la battaglia contro il tumore, ma questa volta, dopo un anno di cure, non ce l'ha fatta: si è spento in un ospedale di Milano.

Il mondo del calcio saluta il suo 'Mondo'

'Ciao Mondo, ci mancherai' la nota riportata dal 'suo' Torino questa mattina. Sono tanti i personaggi del mondo del calcio a ricordare oggi sui social Emiliano Mondonico. E poi i suoi giocatori, quelli con cui ha scritto pezzi di storia.

'Un grosso saluto al nostro Comandante - scrive su Facebook Enrico 'Tarzan' Annoni - Ora sicuramente sarà già negli spogliatoi a prendere in giro gli invincibili con i loro vestiti!'. 'Campionato serie A 2011/12, fiero di riavere dato una chance a questo grande uomo dopo il male e dopo sette anni di assenza dalla massima serie!

Ciao Mister, unico, inimitabile e persona per bene' le parole di Cristiano Giaretta, ex ds del Novara, che riportò il 'Mondo' in serie A sulla panchina dei piemontesi. 'Sei stato un grande uomo, un allenatore dalle ampie vedute, sei stato amato da tutti. Non potrò mai dimenticarti, rimarranno impressi nella mia mente - ricorda Benny Carbone - i tuoi insegnamenti e il tuo modo di fare.

Ricordo quando mi chiamavi "carboncino" e quando hai fatto in modo che il mio sogno di giocare nel Torino diventasse realtà, la mia consacrazione definitiva infatti è avvenuta grazie a te, non smetterò mai di ringraziarti'.

Infine giornalisti, con i quali aveva un ottimo rapporto tanto da essere spesso invitato in trasmissioni nazionali e locali. 'Quanti ricordi, interviste, chiacchierate per amore del calcio. E quanta verità. Ciao Mondo. Hai lottato' il ricordo del giornalista Rai Riccardo Cucchi su Twitter. 'Alzo la sedia al cielo per salutare il Mondo. Stile, saggezza, energia e schiettezza. Negli ultimi 7 anni ha affrontato l'avversario bastardo - come lo chiamava - con una forza (e pure ironia) esemplare' il ricordo di Lia Capizzi di Sky.