Sono oltre 40 milioni gli italiani aventi diritto al voto per le Elezioni politiche di domani, domenica 4 marzo. In particolare poco più di 46 milioni e 604 mila per la Camera dei deputati e 42 milioni e 871 mila per il Senato della Repubblica. Per la prima votazione i maschi sono 22 milioni e 430 mila, le femmine 24 milioni e 174 mila. Per la seconda, invece, gli uomini sono 20 milioni e 509 mila, le donne 22 milioni e 361 mila. Eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni aperte, da Nord a Sud, saranno complessivamente 61 mila e 552. Per quanto riguarda gli elettori all'estero, sono 4 milioni e 177 mila per la Camera e 3 milioni e 791 mila per il Senato: eleggeranno 12 deputati e 6 senatori.

Si voterà anche per le Regionali in Lombardia e nel Lazio. Lo scrutinio sarà avviato dopo le operazioni di voto: s'inizierà con lo spoglio delle schede per il Senato. Per esercitare il diritto di voto, nella sezione elettorale d'appartenenza, gli elettori dovranno esibire un valido documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Nel caso di smarrimento della stessa tessera, si potrà chiedere il duplicato negli uffici del Comune di residenza, che saranno aperti anche oggi, sabato 3 marzo, dalle 9 alle 19, e domani, per tutta la durata delle relative operazioni.

Non è possibile il voto disgiunto

Previsto un sistema elettorale misto alla Camera e al Senato, con la nuova Legge numero 165 del 3 novembre 2017.

L'assegnazione di un terzo dei seggi avverrà con il cosiddetto sistema maggioritario, gli altri due terzi con il proporzionale. Con il maggioritario, in ciascun collegio, sarà eletto un solo candidato. Con il proporzionale i seggi verranno assegnati a ciascuna lista o coalizione in proporzione ai voti riportati. Il calcolo sarà effettuato a livello nazionale, operazione relativamente semplice.

Poi la distribuzione interesserà le singole circoscrizioni. Con il maggioritario l'assegnazione riguarderà direttamente 232 seggi alla Camera e 116 al Senato. I restanti saranno assegnati con il proporzionale in collegi plurinominali. Per la Camera dei deputati potranno votare gli elettori dai 18 anni in su. Per il Senato, invece, il diritto al voto scatterà dai 25 anni in su, anche se compiuti nella stessa giornata di domenica.

Non sarà possibile il voto disgiunto, cioè votare contemporaneamente un candidato uninominale e una lista riguardante un altro candidato uninominale e viceversa.

Le 'faq' sul sito del ministero dell'Interno

Non si potrà accedere nella cabina elettorale con il telefono cellulare. L'apparecchio dovrà essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Previste sanzioni per quanti non si atterranno a tale disposizione. Nel caso in cui un elettore si rendesse conto di aver sbagliato, potrà sostituire la scheda? La domanda è fra le "faq" del sito ministeriale. La risposta è sì: secondo la più recente giurisprudenza, potrà chiedere al presidente di seggio la sostituzione della scheda.

Il presidente gli consegnerà la nuova scheda e inserirà quella sostituita fra le schede cosiddette "deteriorate". I minori possono entrare nella cabina elettorale con il genitore? No, l'elettore deve recarsi da solo nella cabina. L'elenco completo delle domande e delle relative risposte, complessivamente trentotto, è consultabile e scaricabile sullo stesso sito, nella sezione del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali. Per approfondimenti è possibile collegarsi anche a "Eligendo", pure a cura del ministero. Archiviata la campagna elettorale, quella di oggi è una giornata di riflessione.