Non sono bastati nemmeno i funerali di Fabrizio frizzi, tenutisi ieri, 28 marzo, a Roma, a placare il coro di insulti sul web contro il popolare presentatore da parte di gruppi di sedicenti animalisti e vegani. Dopo l’intervista telefonica strappata all’attivista animalista Raffaella Sampaolesi, che imputa a Frizzi la colpa di aver collaborato con Telethon, il programma radiofonico di Radio24, La Zanzara, continua a trattare l’argomento offrendo la testimonianza di altri personaggi, che si permettono di infangare la memoria del conduttore tv forse perché solo in cerca di notorietà.

Un biologo animalista contro Frizzi: ‘Sono rimasto completamente indifferente alla sua morte’

Secondo lo schema classico de La Zanzara, un radio ascoltatore telefona in studio per parlare con i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Questa volta si tratta di un tale Danilo da Varese, che si presenta come un biologo con una lunga esperienza di test sugli animali al fine di produrre farmaci. “Non voglio essere frainteso - esordisce - vi chiedo di avere una apertura mentale, io sono uno dei pochi che è rimasto completamente indifferente alla morte di Frizzi e voglio spiegare perché. “Sono indifferente perché io considero lui una bellissima persona che è stata vittima del sistema Telethon; io sono stato a Milano e ho due lauree in biotecnologia, sono vegetariano, sono vegano, però a mio figlio do la carne e al mio cane do la carne, però non compro la carne degli allevamenti intensivi perché è piena di antibiotici e ormoni”.

‘Frizzi era testimonial di qualcosa che non sta portando benefici'

“Non ho capito perché fate un collegamento tra la morte di Frizzi, l’animalismo e la questione di Telethon”, gli domanda polemicamente Cruciani. “Quando ero a Milano - questa la risposta di Danilo, che sembra comunque conoscere l’argomento - gestivo proprio stabulari nel reparto di biotecnologia e ti assicuro che non è uscita, in 30 anni, una molecola che sia stata efficace contro una malattia genetica”.

“Ma non è così facile, mi stai dicendo che Telethon è inutile?”, lo provoca il conduttore. Risposta secca: “Non è efficace perché esiste un effetto che si chiama carry over e Frizzi c’entra perché lui era testimonial di un qualcosa che non sta portando benefici, perché loro trovano molecole efficaci sugli animali ma non sugli uomini”.

“La ricerca sugli animali non ha portato a nulla?”, insiste allora Cruciani. “Ha portato allo studio e alla scoperta di determinate molecole - precisa il sedicente biologo - che sono efficaci sugli animali; nel momento in cui però si passa sul mammifero superiore, che ha un’organizzazione molto più complessa del topo, queste molecole nel 99% dei casi sono inefficaci”. E ancora Cruciani: “Ma che c’entra essere contenti o indifferenti per la morte di Frizzi perché lui promuoveva Telethon?”. “Lui è stato sfruttato, perché era una persona perbene, buona e corretta, per fare il testimonial di qualcosa che non sapeva”.

‘Telethon uguale vivisettori e torturatori’

Terminata la telefonata con l’animalista Danilo, Cruciani resta sull’argomento Frizzi affermando che “ci sono ancora dei co*lioni in giro inenarrabili, io faccio nomi e cognomi, Marco Simoni, un vegano animalista”.

Nel post pubblicato sui social da Simoni si legge: “Per i pagliacci vegani, ipocriti, buonisti che si strappano i capelli, oltre che non essere assolutamente né vegano né vegetariano (riferito a Frizzi in quanto nel post sono inserite alcune sue immagini ndr), era un sostenitore di Telethon. Telethon uguale vivisettori, torturatori di animali, vergognatevi, pagliacci vegani, buonisti. Tanto per non dimenticare: Telethon uguale vivisettori, torturatori di animali”.