Ad Alessandria è accaduto un fatto gravissimo che ha suscitato molta indignazione. Un'insegnante dell' istituto tecnico commerciale 'Da Vinci', portatrice di una disabilità motoria, durante l'orario scolastico è stata bullizzata da alcuni suoi allievi del primo anno di superiore. La professoressa è stata legata alla sedia con del nastro adesivo e poi presa a calci. I ragazzi, d'età compresa tra i quindici e i sedici anni, oltre ad avere malmenato l'insegnante hanno ripreso con i telefoni cellulari l'aggressione per poi condividerla su Instagram.

La professoressa è stata liberata da uno studente maggiorenne di un'altra classe che ha chiesto l'intervento di un bidello. La docente non ha avuto la possibilità di difendersi dai bulli a causa delle difficoltà motorie.

L'insegnante legata alla sedia e picchiata non aveva denunciato il branco di bulli

La professoressa vittima di un branco di bulli della classe in cui insegnava, ha preferito non denunciare alle forze dell'ordine l'accaduto. Nei confronti dei ragazzini protagonisti di questo vile episodio è scattata la sospensione, commutata in lavori di pulizia all'interno dei locali scolastici per un mese. Questo provvedimento a molti è parso poco severo. Franco Calcagno, dirigente scolastico dell'Ufficio Provinciale di Asti e Alessandria, ha dichiarato che la veridicità del fatto sia ancora da verificare poiché l'insegnante non ha denunciato l'atto di violenza di cui è stata vittima.

Il dirigente scolastico inoltre tiene a dire di non essere stato messo al corrente dell'accaduto anche se, come ha affermato lui stesso, è stato informato dell'esistenza di un video. Il vile gesto è stato compiuto di un oltre un mese fa e e le riprese video, prima di essere postate su Instagram, sono girate sugli smartphone di molti studenti.

Il preside dell'istituto 'Da Vinci' ha affermato che l'insegnante sia stata derisa a causa della sua timidezza e che i suoi studenti abbiano approfittato 'un po'' della situazione, senza però legarla e prenderla a calci, come invece è testimoniato dai video postati su Instagram. I genitori dei bulli hanno presentato un comunicato in cui affermano che le vere vittime siano i ragazzini, ritenuti bulli e descritti come delinquenti.

Secondo molti genitori gli studenti colpevoli hanno scherzato, mancando di rispetto alla professoressa con difficoltà fisiche, dichiarandosi certi che la docente non sia stata legata e presa a calci come invece riportato dai media. Ci auguriamo che venga fatto al più presto chiarezza su questo fatto altamente inquietante.