Il presidente del Consiglio Paolo gentiloni può disporre, dal 28 settembre 2017, di un servizio mobile di assistenza medica attivo 24 ore su 24. A riportare la notizia è il quotidiano Libero che cita a sua volta un articolo dei colleghi del Fatto Quotidiano. Nel cortile di Palazzo Chigi, e in ogni altra occasione pubblica a cui partecipa il premier, è sempre presente un’ambulanza, camuffata con una carrozzeria di color grigio e con i vetri oscurati, con a bordo due medici militari. Non è ancora certo il motivo che ha spinto il ministero della Difesa, guidato da Roberta Pinotti, ad espandere per decreto la tutela medica militare non solo al presidente del Consiglio, ma a tutti i membri del governo.

Da una parte c’è chi ricorda il delicato intervento chirurgico al cuore a cui è stato sottoposto il premier. Dall’altra, si teme un possibile attacco del terorrismo islamico con armi chimiche o batteriologiche.

Gentiloni malato o rischio terrorismo?

Dunque, secondo quanto riportato dalle testate succitate, il premier Paolo Gentiloni sarebbe sempre scortato, oltre che dagli agenti addetti alla sua persona, anche da un’ambulanza con a bordo personale sanitario dell’Esercito Italiano. Prima del decreto ministeriale del settembre scorso, era attivo da circa dieci anni un servizio ambulatoriale ad hoc per i membri di alto rango del governo. Precauzione che, evidentemente, non è stata ritenuta più sufficiente.

La prima ipotesi che viene fatta, visto che da Palazzo Chigi si smentisce seccamente che le condizioni di salute di Gentiloni siano molto delicate, è che i servizi segreti abbiano rilevato un forte rischio che il premier possa essere fatto oggetto di una azione di terrorismo (presumibilmente degli estremisti islamici dell’Isis) attuata con armi chimiche o batteriologiche.

Al momento, però, anche questa eventualità viene ufficialmente esclusa dalle forze dell’ordine.

Il malore di Gentiloni a Parigi

D’altra parte, è ancora vivo il ricordo del malore accusato da Paolo Gentiloni l’11 gennaio dell’anno scorso, di ritorno da un vertice tenuto a Parigi, dove aveva incontrato l’allora presidente francese Francois Hollande.

Dopo il ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, era emersa la necessità di effettuare un immediato intervento chirurgico di angioplastica, per installare uno stent ad un vaso periferico. Una operazione ‘perfettamente riuscita’ si era detto, che aveva permesso al ‘Moviola’ di riprendere il suo posto in pochi giorni. Lo stesso Gentiloni, su Twitter, aveva rassicurato l’opinione pubblica: “Grazie dell’affetto e degli auguri. Medici e personale sanitario bravissimi. Sto bene. Presto torno al lavoro”. Ma la notizia dell’ambulanza che lo segue h24 riaccende i dubbi sulle sue reali condizioni di salute.