Una nuova scossa sismica di magnitudo 2.3 è stata registrata questa mattina alle ore 07:48 in località Vulcano Porto, nelle Eolie. La scossa è stata rilevata dai sismografi a 130.7 km di profondità, ad una latitudine di 38.32 e longitudine 15.01 nell'arcipelago eoliano.

Il sistema di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano, più che mai attivo in questi giorni, ci informa che lo stato di attività dell'area vulcanica è costantemente monitorato. Stando agli ultimi dati dell'INGV di questi giorni, permangono scosse sismiche dopo la fortissima scossa di magnitudo 4.4 avvenuta qualche giorni fa nel Mar Tirreno a 389 km di profondità, con localizzazione dell'epicentro del sisma nel bacino del gigantesco vulcano sottomarino Marsili.

Bradisismo e reazioni a catena

Pur essendo il territorio spesso esposto a fenomeni di bradisismo, legato all'attività vulcanica della regione, le scosse di questi giorni hanno mostrato un netto aumento, considerando che, contemporaneamente al Terremoto del Marsili, sembra essere iniziata una "reazione a catena" anche da parte di altri vulcani.

La Caldera dei Campi Flegrei ad esempio, negli ultimi giorni, ha registrato più di 40 scosse sismiche, che hanno generato molta apprensione da parte della popolazione campana, che si trova alle pendici di un altro pericoloso gigante: il Vesuvio.

Gli scienziati sono al lavoro per studiare le connessioni tra i vari epicentri e l'attività del sottosuolo. Vengono osservati continuamente i parametri geofisici e geochimici del suolo campano: dalle deformazioni del suolo, alle emissioni di gas dalle fumarole. La Protezione Civile, con un comunicato del 14 marzo, informa la popolazione sulla rientrata emergenza riguardante lo sciame sismico dello Stromboli. La decisione di ripristinare il livello di allerta da giallo (allerta) a verde (base) in base ai dati raccolti, ridefinisce l'evento vulcanico come una normale attività ordinaria.

"Occorre tener presente", sottolinea la Protezione Civile, "che alcune fenomenologie dello Stromboli sono del tutto imprevedibili e improvvise, pertanto anche quando il livello di allerta è verde il rischio non è mai assente e che, come per ogni vulcano, il passaggio di livello di allerta può non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste".