Storia pazzesca, che ha come sfondo la cattiveria di un'amante, la superficialità dei servizi sociali e l'abuso di potere di due carabinieri. Accuse false, stalking inventati, lettere anonime, che insieme sono riusciti a rendere la vita di Annamaria Notario un inferno privandola per quattro anni dei suoi amati figli, che cresciuti si spera possa rivedere al più presto.

Il 4 Luglio del 2014 le portarono via i tre figli, non li ha più visti

La storia si svolge a Foglizzo, un piccolo paese del canavese, la protagonista, Annamaria Notario di 37 anni, il 4 Luglio del 2014 ricevette una telefonata che la invitava a presentarsi in caserma con i figli.

Quando si riceve una chiamata da parte degli agenti non si pensa mai a nulla di buono e la donna con il cuore in gola si recò al commissariato. Ad attenderla i servizi sociali che con in mano un'ordinanza del giudice di Torino le portarono via i figli, due furono affidati a una comunità protetta mentre il terzo e il più grande fu affidato al padre. Alla donna non furono tolti solamente i bambini ma le furono dati 6 mesi di divieto di dimora e 21 giorni di arresti domiciliari fino a quando Chiara Molinari sostituto procuratore che l'aveva condannata ha iniziato a notare qualcosa di strano nell'intera vicenda.

Giulia Baro, compagna dell'ex marito il diavolo della vicenda

Dopo varie indagini saltò fuori una persona, un'altra donna, Giulia Baro 39 anni di Caluso, e con lei tutte le calunnie inventate per far fuori totalmente l'ex moglie del compagno.

E' stata proprio la sua cattiveria, la sua voglia infinita di vendetta nei confronti Di Annamaria a tradirla. Il 14 novembre del 2014 scrisse una lettera usando il suo computer aziendale, parole indirizzate agli assistenti sociali o meglio insulti che esprimevano il suo odio per averle tolto i figli, lettera che però aveva pensato bene di firmare con un altro nome, Annamaria Notaro.

L'avvocato di quest'ultima ha con questa prova riaperto il caso affermando che Giulia Baro si è in tutti questi anni spacciata per la sua assistita, infamando con bugie una mamma e una donna che per quattro anni ha vissuto in un inferno, un inferno perché allontanata dai figli senza nessun motivo. Le indagini hanno dimostrato quanto riportato dallo stesso pm, confermato anche da diverse testimonianze che dichiarano: "quando Giulia Baro accusava la donna di seguirla e minacciarla la stessa era al lavoro".

False accuse, stalking inventate, montagne di bugie hanno portato ieri all'arresto della Baro che dovrà scontare appena 9 mesi di reclusione.

Annamaria Notaro: "Non avrò pace fino a quando non li riabbraccerò"

La storia non finisce qua, sono altre le persone complici di questa cattiveria oltre misura. Altre indagini hanno dimostrato l'abuso di potere di due carabinieri di Montanaro che aiutarono la loro grande amica ad eliminare la rivale in amore entrando nel database dell'Arma, ora indagati insieme a un assistente dei servizi sociali che non controllando la veridicità dei fatti firmò la relazione che portata in tribunale convinse il giudice a portare via i tre figli alla donna. Annamaria grida il suo dolore:"non avrò pace fino a quando i miei figli non torneranno da me".

Dopo la sentenza del giudice Elena Stoppini, La Notaro ne attende un'altra, affidata al tribunale di Ivrea, in cui il giudice Chiara Doglietto ha istruito la causa civile, nel frattempo, tramite psichiatri e psicologi, Annamaria verrà "valutata" sulla sua capacità genitoriale e forse per luglio potrà riabbracciare i suoi bambini.