È sempre più vicino il rientro della Tiangong-1, la stazione spaziale cinese fuori controllo che sta mettendo a dura prova tutte le previsioni di impatto sulla superficie terrestre.
Impatto con l'atmosfera previsto per le 23,29 ore italiane
Nelle ultime ore i dati elaborati dallo JSpOC (Joint Space Operations Center), il Centro del Ministero della Difesa statunitense, hanno calcolato che l'impatto con l'atmosfera terrestre dovrebbe avvenire alle 21,29 UT (Universal time) di domenica primo aprile, corrispondente in Italia alle 23,29.
Sia l'Asi, 'Agenzia Spaziale Italiana, che la Protezione Civile stanno monitorando l'evolversi della situazione per sapere se ci sono possibilità che alcuni frammenti possano cadere sul nostro territorio.
Dalle notizie degli ultimi giorni risultava che le regioni a rischio fossero un pò tutte ad eccezione di quelle alpine e quindi tutto il centro sud, comprese le regioni Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna potrebbero essere coinvolte da eventuali cadute di uno o più frammenti.
Gli esperti, inoltre, hanno confermato che tale probabilità possa essere stimata intorno allo 0,2%, una percentuale minime ma, pur sempre, realizzabile. I ricercatori stanno aggiornando di continuo le previsioni di rientro, in quanto le stesse dipendono, ovviamente, dall'orientamento della stazione spaziale e dagli effetti che sia l'atmosfera sia l'attività solare provocheranno agli oggetti in caduta.
Ma come si sta preparando la nostra nazione ad affrontare un simile evento? Oltre, alla costante attività h 24 della Protezione civile, l'Italia può contare sul monitoraggio radar dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), sito in provincia di Cagliari, nel comune di San Basilio, e sull'altrettanto efficace strumento operativo della Croce del Nord, nei pressi di Bologna, a Medicina, presso l'Istituto di Radioastronomia.
Infatti, il transito della Tiangong-1 è ripreso, costantemente, dal radiotelescopio dell'Inaf che ne segue i movimenti per informare ed, eventualmente, allertare la Protezione Civile.
Una su 100.000 miliardi la probabilità di essere colpiti
Quali possono essere i rischi che corre la popolazione a causa della caduta di questi frammenti?
Secondo gli esperti 'i rischi di danni sono davvero bassi', in quanto una gran parte della stazione spaziale cinese, si disintegrerà nelle parti alte dell'atmosfera, fino a frammentarsi in polvere o piccoli pezzi. Se poi si considera che, secondo gli studiosi, la probabilità di essere colpiti da un frammento è nell'ordine di uno su centomila miliardi, maggiore di 130mila volte quella dell'evento da fulmine, allora c'è da stare abbastanza tranquilli.
Certo che, per uno scherzo del calendario, se il 1° aprile ci avessero detto che un frammento di stazione spaziale avrebbe potuto colpire, accidentalmente, qualche persona, il primo pensiero sarebbe andato al pesce d'aprile. Ma è tutto vero, speriamo che Tiangong-1 non faccia di questi scherzi.