Per Luca Traini, giovane di 28 anni che per vendetta sparò a diversi passanti di colore, è stato fissato il giudizio per direttissima che si terrà il 9 maggio davanti alla corte d'assise di Macerata. Una data in cui Traini vorrebbe risarcire almeno in parte tutte le persone ferite e offese dal suo 'raid punitivo'.

Luca Traini ha dato vita il 3 Febbraio scorso a un raid punitivo contro gli immigranti, il 9 Maggio la sentenza definitiva

La vicenda che ha coinvolto il ragazzo maceratese è successa il 3 Febbraio scorso, quando dopo aver sentito dell'atroce assassinio di Pamela Mastropietro, uccisa e ritrovata a pezzi dentro due valigie, lo stesso, in un momento di rabbia insensata, ha pensato di vendicare la sua morte sparando a chi secondo lui meritava la stessa fine, gli immigrati.

a bordo della sua auto ha iniziato un raid punitivo, sparando a più non posso ai passanti di colore ferendone alcuni. Ore di terrore per la città, studenti bloccati nelle scuole e carabinieri ovunque per tentare di fermare una strage. Con la sua sua arma, una Glock calibro 9x21, ferì 6 immigrati, alcuni senza il permesso di soggiorno, mentre altri fuggirono prima dell'arrivo dell'ambulanza. Vetrine rotte di negozi, pasticcerie, bar, tutti danni che il giovane dovrà pagare, compresa la porta a vetri della sede del PD. Luca Traini una volta fermato non ha fatto opposizione anzi con la sua bandiera italiana e il saluto fascista è entrato nella macchina delle squadra mobile. Accusato di tentato omicidio plurimo, aggravati dall'odio razziale tra meno di un mese la sentenza deciderà la sua pena.

Traini intende risarcire le persone offese dal suo gesto razziale

Il maceratese in questo periodo di reclusione non si è pentito del suo gesto, ad esclusione della giovane nigeriana per la quale ha provato rammarico, ed entro il 9 Maggio, data in cui verrà processato per direttissima, intende risarcire chi in quel maledetto giorno è stato in un modo o nell'altro offeso dal suo gesto.

L'avvocato Giancarlo Giulianelli dichiara infatti: "Stiamo provando con il mio assistito a contattare chi quel giorno è rimasto offeso dall'aggressione in maniera tale da poterli indennizzare". Luca Traini vorrebbe infatti usare quello che ha messo da parte in questi anni per dare un ristoro agli immigrati feriti. L'avvocato senza esitazione procederà con la richiesta fatta dal suo assistito, come senza nessuna esitazione ha fatto eseguire sullo stesso una perizia psichiatrica, perizia che già depositata in questura, conclude con una semi infermità mentale che darebbe al giovane un altro sconto di pena che si aggiunge alla scelta di aver deciso per un processo con rito abbreviato.