“Ale non c'è più” è il drammatico post su Facebook di Laura Lamaletto, mamma di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore in provincia di Pescara, scomparso misteriosamente lo scorso 5 marzo. Dopo che all'alba, aveva improvvisamente lasciato la casa dove viveva con la madre ed il fratello, alla guida della sua Fiat 500 rossa. La signora Lamaletto, si era era rivolta anche alla trasmissione Rai ‘Chi l’ha visto?’ e aveva fatto appelli sui social network per riuscire a rintracciare il figlio.
Il corpo di Alessandro Neri ritrovato vicino ad un cimitero
Nel pomeriggio di giovedì 8 marzo, i cani molecolari dei carabinieri hanno rintracciato il corpo di un uomo nell'area di San Silvestro, in periferia di Pescara.
La zona in cui si sono focalizzate le ricerche degli investigatori, poiché da lì giungevano i segnali del cellulare del giovane. Purtroppo il cadavere è proprio quello di “Nerino”, come veniva soprannominato dagli amici, il povero Alessandro Neri. Una zona molto impervia, quella del fosso Vallelunga, vicino al cimitero di San Silvestro, proprio per questo le operazioni di recupero da parte dei vigili del fuoco sono state difficoltose. Non si è trattato di un incidente, secondo gli investigatori si tratta di omicidio: il giovane è stato colpito da almeno un colpo d'arma da fuoco al torace, con un foro di entrata anteriore. Inoltre la posizione in cui è stato trovato il corpo, tra alcuni arbusti nei pressi di un corso d'acqua, sarebbe incompatibile con il suicidio.
In serata, dopo le prime indiscrezioni sulla notizia, sono accorsi a San Silvestro numerosi amici di Alessandro
Chi ha ucciso Alessandro Neri e perché?
Alessandro viene descritto da amici, famigliari e conoscenti come un ragazzo sereno, senza particolari problemi che lavorava con il padre. Allo stato attuale, difficile capire il movente.
Le ultime tracce del ragazzo risalgono al mattino successivo al giorno della scomparsa, quando la sua auto viene individuata in un parcheggio nel centro di Pescara.
I rilievi autoptici che saranno effettuati sul corpo e quelli ambientali, sul luogo del ritrovamento risulteranno fondamentali, per comprendere se Alessandro è stato trasportato in quella zona isolata, dopo essere stato colpito a morte, oppure è stato ucciso sul posto.
Allora bisognerebbe capire se ci è arrivato con qualcun altro, visto che la sua auto era parcheggiata altrove. Qualcuno di cui il giovane doveva evidentemente fidarsi. L'esame delle telecamere allocate in città potrebbero aiutare gli inquirenti a dipanare la matassa.