Il Comune di Torino ha registrato oggi, all'anagrafe cittadina, il figlio di due mamme nato nel nostro Paese. Si tratta del primo riconoscimento alla nascita di un bimbo di una coppia omogenitoriale.
Omogenitorialità
L'omogenitorialità è il legame, di diritto o di fatto, tra uno o più bambini, possono essere sia figli biologici ma anche adottati e una coppia di persone omosessuali. Studi effettuati dall'American Psychological Association ancora nel 2004 avevano dichiarato che non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori.
Secondo le loro ricerche i risultati indicano che genitori omosessuali hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. Negli Stati Uniti delle ricerche hanno portato questo risultato: il 33% delle coppie lesbiche e il 22% delle coppie gay ha almeno un figlio che vive con loro. In Italia nel 2011 l'ISTAT ha rivelato che circa un milione di persone ha dichiarato di essere omosessuale e sembra che anche nel nostro paese ci sia una buona percentuale di esse che ha un figlio.
La svolta per le coppie omogenitoriali
La sindaca Chiara Appendino è una politica italiana, che dal 30 giugno 2016 ricopre la carica di sindaco di Torino e della città metropolitana.
Questa mattina ha firmato l'atto che riconosce Niccolò Pietro come figlio di Chiara Foglietta, vicecapogruppo del Pd in consiglio comunale, e della compagna Micaela Ghisleni, bioeticista. Una svolta non da poco visto che è la prima volta che nel nostro paese un sindaco decide di effettuare una tale registrazione senza interpellare la magistratura.
La sindaca lunedì aveva anagrafato altri due bambini, nati all'estero, figli di una coppia di uomini e di una coppia di donne. Durante la scrittura da parte della Appendino erano presenti l'assessore alle Famiglie, Marco Giusta, e Paola Pisano dell'anagrafe. Il coordinatore del Torino Pride, Alessandro Battaglia si ritiene soddisfatto della svolta importantissima.
Critiche immediate
Le risposte contrarie si sono fatte sentire subito, il vice capogruppo vicario di Forza Italia Lucio Malan, ha dichiarato che la registrazione all'anagrafe di bambini con omogenitori è un atto gravissimo. Incalza asserendo che è contrario alla legge, che da spunto ad altri di trasgredire alle regole ma soprattutto alla legge. Si aggiunge anche l'intervento del deputato di Forza Italia Luca Squeri, che ha urlato allo scandalo dicendo che questa cosa potrebbe legittimare anche la pratica dell'utero in affitto, che spesso sfrutta donne in difficoltà.