Alfie Evans è morto all'ospedale Alder Hey dopo che i suoi genitori avevano perso l'ultima battaglia legale per poter trasferire il piccolo a Roma. Intorno alle 2,30 del mattino il papà, Tom Evans, ha annunciato il decesso via social. "Il mio gladiatore ha deposto il suo scudo ed ha messo le ali alle 2.30 del mattino. Ti amo". La triste notizia arriva a distanza di pochi giorni (martedì 24 aprile) dalla decisione del giudice che ha rigettato il ricorso in appello presentato dai genitori per ottenere l'autorizzazione necessaria per trasportare il bambino in Italia per effettuare ulteriori trattamenti.
Dopo l'interruzione della ventilazione, il signor Evans aveva riferito che Alfie respirava da solo: "Combatterà con i suoi bellissimi lineamenti, le sue labbra rosa ed il suo sorriso sfacciato". Il genitore ha sottolineato che nessun essere umano merita di essere trattato in questo modo. "Ad un certo punto io e mia moglie abbiamo dovuto praticargli la respirazione bocca a bocca perché le sue labbra diventavano blu e lui faticava tantissimo a respirare." Negli ultimi mesi la coppia ha affrontato numerose battaglie legali per cercare di fare valere le proprie ragioni.
Alfie Evans: la lunga battaglia legale dei genitori
Dall'Alta Corte, all'Appello, passando per la Suprema Corte e l'Echer: Tom Evans e Kate James hanno trovato sempre la porta sbarrata.
Il piccolo ha trascorso l'ultima notte tra le braccia della madre che ha sperato fino all'ultimo istante che si potesse compiere il miracolo. Alfie era nato il 9 maggio 2016 a Liverpool ed era stato trasferito in ospedale nel mese di dicembre in seguito ad un attacco di convulsioni. Da qui un lungo calvario, con il piccolo ricoverato in ospedale per 12 mesi ed i successivi disaccordi con la famiglia sulla terapia praticata.
Evans aveva ottenuto il via libera al trasferimento in Italia dal responsabile dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu dopo l'incontro con Papa Francesco. Il Pontefice aveva rivolto un appello alle autorità britanniche ed aveva chiesto di fare tutto il possibile per provare a salvare il bambino.
L'ultimo appello del Papa e il no di Strasburgo
La vicenda di Alfie Evans era finita anche sul tavolo dei giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo (ECHR) dopo che era stato respinto dalla Corte suprema del Regno Unito, ma da Strasburgo era arrivata un'altra doccia gelata: "La domanda è inammissibile". La notizia della morte del bambino guerriero ha suscitato dolore e rabbia in tutto il mondo. In tanti hanno espresso sui social network il loro cordoglio alla famiglia Evans per la terribile notizia ed hanno sollecitato le istituzioni a trovare delle soluzioni affinché non si verifichino più casi analoghi.