Avrebbe iniettato sistematicamente urina nella vena giugulare della figlia di 9 anni, causando gravi lesioni. Con questa accusa, e altre tra cui maltrattamenti su minore e tentato omicidio, una donna australiana dovrà affrontare un processo che si preannuncia particolarmente complesso.
A finire sotto la lente degli inquirenti una 44enne, madre della piccola, che per 'raccontare' al mondo lo stato di salute precario della minore aveva creato un blog attraverso cui acquisire notorietà e, secondo la tesi dell'accusa, incassare fondi per la ricerca.
A scoprire i presunti atti di violenza sulla bambina sono stati i medici che hanno preso in carico la minore durante il ricovero per una insufficienza renale.
A far scattare i sospetti che qualcosa non andasse, la presenza di un fungo nella flebo per via endovenosa. La donna, ex ostetrica, è chiamata a comparire in tribunale a Newcastle, Australia. Nella sua borsetta, in sede di perquisizione dopo l'allarme lanciato dall'ospedale, la polizia avrebbe trovato siringhe, lassativi e campioni di urina.
Le accuse contro la blogger
Secondo gli investigatori, la blogger 44enne avrebbe iniettato l'urina nella vena giugulare della piccola, e le avrebbe somministrato regolarmente dei lassativi che avrebbero poi causato gravi eruzioni cutanee.
Un'altra ipotesi, unitamente a quella dell'aver messo in scena tutto a scopo di lucro tramite il blog, è quella che volesse uccidere la figlia o comunque provocarle danni fisici permanenti.
Blog rimosso
La donna accusata gestiva un blog personale che stava acquistando, passo dopo passo, una certa fama nel web. Come in una sorta di 'diario' medico, usava condividere online gli aggiornamenti sulla malattia della minore, conquistando simpatie e solidarietà di decine di internauti.
Le autorità hanno ne hanno disposto l'immediata rimozione.
Dopo il fermo, la 44enne è tornata libera su cauzione, ma dovrà comparire davanti ai giudici australiani e subire un lungo processo. I fatti contestati risalgono al 2015, anno in cui la bambina venne ricoverata per gravi problemi a carico dei reni, che non si esclude possano essere ascritti alla presunta condotta della madre.
La prima udienza è prevista per il 12 aprile 2018, e l'attenzione mediatica sul caso è altissima. La blogger rigetta da sempre ogni accusa, ma sembra che contro di lei ci siano elementi univoci e concordanti per arrivare a una condanna esemplare.