I primi segnali dell'esistenza della materia oscura risalgono agli anni '30 del secolo scorso, quando i fisici stavano ancora cercando di delineare l'attuale teoria cosmologica. Sono passati quasi 90 anni da allora, e la comunità scientifica non ha ancora le idee chiare su molti aspetti di questo particolare tipo di materia.

Il progetto DAMA

L'esperimento dama, attualmente in corso nei laboratori nazionali del Gran Sasso, cerca di approfondire gli studi e di diminuire il numero di scettici. Si tratta di un progetto che punta a rilevare la presenza di materia oscura nel cosmo, vent'anni dopo aver rintracciato una potenziale strada scientifica da percorrere.

L'obiettivo è quello di misurare l'energia emessa dalle particelle di materia oscura quando queste interagiscono con quelle terrestri. Non è facile registrarne la presenza, in quanto questo particolare tipo di materia non interagisce quasi per niente in maniera elettromagnetica (da qui deriva l'aggettivo "oscura"), ma solo con la gravità.

Il lavoro di DAMA è quello di registrare piccoli lampi di luce che si verificano nei cristalli di ioduro di sodio, nel momento in cui particelle subatomiche colpiscono gli atomi di sodio o iodio. Un segnale di materia oscura risulterebbe essere inconfondibile, poiché si manifesterebbe come una peculiare modulazione annuale. Il nostro pianeta è attraversato da un alone di materia oscura maggiore durante il periodo intorno al 2 giugno, quando la sua velocità orbitale si somma a quella del Sistema Solare in riferimento alla galassia, e minore verso il 2 dicembre, quando le due velocità si sottraggono.

Più la Terra si muove velocemente, più rilevazioni di materia oscura ci dovrebbero essere, quindi il numero di lampi rilevati varia durante l'anno, raggiungendo l'apice nei primi di giugno.

Le fluttuazioni coincidono con i tempi previsti, ma la comunità scientifica è invasa dai dubbi. Nel 1997, per la prima volta DAMA aveva visto questa fluttuazione, ma lo scetticismo era dominante.

Era impossibile che questo fosse veramente un segnale della materia oscura. Nel 2013 una versione aggiornata di DAMA ha continuato ad effettuare le sue verifiche e ad aggiornare la sua strumentazione. Il suo ultimo aggiornamento, con i dati connessi, potrebbe rappresentare finalmente un punto di svolta. La sensibilità è stata aumentata, ed ora è possibile ricevere segnali da particelle che si muovono a velocità inferiore, e che producono una minore quantità di energia. I dati di quest'ultimo sviluppo verranno pubblicati entro la fine dell'anno.