Nuovo attacco contro la minoranza cristiana residente in Pakistan. Stando a quanto riportato da diversi media internazionali, tra cui l'agenzia giornalistica italiana ''ANSA'', un commando armato si è reso responsabile di un attacco avvenuto nei pressi della chiesa cattolica di Quetta. Tale attentato ha portato alla morte di due persone e al ferimento di altri cinque fedeli.

La precedente strage contro i cristiani

Il recente attentato è solo l'ultimo di diversi episodi di intolleranza e violenza che sta interessando la minoranza cristiano-cattolica in Pakistan.

Difatti, come riportato nel già citato articolo pubblicato sul sito web dell'ANSA, alcuni giorni fa nella stessa città un altro commando armato si era reso protagonista di una sparatoria contro alcuni cattolici che erano a bordo di un risciò, uccidendone almeno quattro.

La cristianofobia dilagante in Pakistan e negli altri regimi islamisti

Il recente grave episodio di violenza è alquanto paradigmatico della precaria ed instabile condizione che vivono gli individui facenti parte delle minoranze cristiane in Pakistan, così come in altri paesi basati su un'interpretazione alquanto estremistica dei precetti dell'Islam politico. Il fatto è che vi è sempre di più una costante e 'dilagante cristianofobia' che, non raramente, è alimentata da gruppi estremisti di matrice islamista radicale e a volte viene anche "normalizzata" e 'tollerata' da parte degli stessi governi.

Oltre al Pakistan, c'è da dire che la situazione delle minoranze cristiane risulta particolarmente difficile in altri paesi islamisti come il Sudan, la Turchia, l'Iran o anche in alcune monarchie del Golfo. Il fatto è che, inoltre, tale difficile situazione dei cristiani nel mondo risulta essere spesso e volentieri ignorata nello stesso Occidente e d'altronde di essa si parla relativamente poco anche nella maggior parte dei media mainstream europei e/o statunitensi.

Indubbiamente, tutto ciò costituisce un forte problema e c'è da dire che la situazione dovrebbe gradualmente cambiare, in quanto le minoranze cristiane oppresse nel mondo hanno bisogno di urgente sostegno e, oltre a ciò, c'è assoluto bisogno che la loro difficile condizione venga al più presto conosciuta profondamente nel resto del mondo, a partire dagli stessi paesi occidentali.

Detto questo, ovviamente c'è la necessità che venga conosciuta e risolta non solo la condizione dei cristiani oppressi ma di tutte le minoranze religiose e/o etniche discriminate nel mondo.