La spiaggia di Abba Rossa, a Santa Giusta, ieri sera sembrava essersi trasformata in un set cinematografico. Sulla battigia si vedeva un telo bianco, con sotto un corpo senza vita di una donna, circondato dalle Forze dell’Ordine: Carabinieri, Vigili del Fuoco e anche gli uomini della Guardia Costiera. Purtroppo però quel corpo senza vita era reale anche se – almeno per ora - non si conoscono le generalità. “Dai tratti somatici – sottolineano gli investigatori – potrebbe essere una donna originaria di qualche paese dell’Est Europa ma bisogna andarci piano”.

Anche perché a breve il medico legale dovrà effettuare un’autopsia dettagliata per capire le cause della morte della signora che – almeno a prima vista - potrebbe avere una cinquantina d’anni. Dalle prime indiscrezioni filtrate, sembrerebbe che comunque non si possa parlare di una morte violenta. Anche perché sul corpo della povera donna non c’erano segni visibili di contusioni o traumi. I Carabinieri – intervenuti per primi sulla spiaggia di Abba Rossa – sono stati allertati da un passante che ha visto il corpo senza vita galleggiare sulla riva, ed ha immediatamente composto il numero del centralino del 112, chiedendo aiuto. La donna infatti è stata ritrovata priva di vita proprio in riva al mare, ad un centinaio di metri da un molo dove spesso e volentieri in tanti vanno a farsi il bagno.

La vittima infatti – sotto i vestiti – indossava un costume da bagno, particolare che potrebbe avvallare la tesi di una passeggiata al mare finita in tragedia.

Un mistero da risolvere

Soltanto l’abilità degli investigatori potrà portare alla soluzione di quello che per ora è ancora un mistero. Mettendo insieme tutti gli elementi che sono stati raccolti dalle indagini, si può pensare che la donna – dall’apparente età di cinquant’anni e dai tratti somatici tipici dell’Europa dell’Est – potrebbe essere una badante che magari lavora per qualche famiglia della zona e che ieri magari è voluta andare a farsi una passeggiata al mare, approfittando di una bella giornata di sole.

Questo spiegherebbe il costume sotto i vestiti. Poi - considerando il fatto che ieri era giovedì, che solitamente è il giorno di riposo delle badanti dell’Est – la tesi della passeggiata potrebbe essere plausibile. Cosi come potrebbe essere compatibile il fatto che la donna possa aver avuto un malore e sia caduta in acqua, magari dopo aver sbattuto la testa su qualche pietra.

Il molo da dove generalmente la gente entra in acqua – infatti - è molto vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo. Anche se a prima vista – assicurano gli inquirenti – la vittima non presenterebbe alcun segno compatibile con una caduta. Ma la certezza si potrà avere nelle prossime ore, quando il medico legale effettuerà la autopsia sul corpo.

Senza documenti

Gli inquirenti ancora non si sbilanciano. Anche perché sono tante le cose che non quadrano. Come è arrivata a Santa Giusta la donna? Qualcuno l’ha accompagnata e poi è andato via? Ma soprattutto: perché non sono stati ritrovati i documenti? Una borsetta, insomma qualche oggetto personale? Tutte ipotesi che dovranno essere valutate dagli investigatori che non escludono nessuna pista.

Anche se non si dovrebbe trattare di morte violenta. Con ogni probabilità la povera donna potrebbe aver avuto un malore e – dopo aver sbattuto la testa sul frangiflutti che si trova li vicino – potrebbe essere stata trascinata dalla corrente, per almeno 100 metri. Oggi comunque verrà effettuata l’autopsia che – con tutta probabilità – delineerà i contorni di quello che almeno per ora è un misterioso giallo. Le indagini sono ancora in corso e ci saranno sicuramente degli aggiornamenti.