"L'accelerato" Tiangong 1 proveniente dallo spazio, viaggia con quasi un giorno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali degli esperti. Uscendo dalla metafora ferroviaria, l'ora X relativa allo schianto della Stazione spaziale cinese sulla Terra è stata spostata dall'Esa, che sta monitorando costantemente gli spostamenti di Heavenly Palace. Inizialmente, gli scienziati avevano riferito che Tiangong 1 sarebbe dovuta entrare nell'atmosfera terrestre entro domenica pomeriggio.

Secondo gli ultimi dati a disposizione degli studiosi, la navetta potrebbe precipitare fra la tarda serata di Pasqua e le prime ore del lunedì mattina.

Tuttavia, i tempi restano estremamente variabili, così come non è ancora del tutto chiaro dove precipiteranno i frammenti del velivolo. Per la stazione spaziale, collocata in orbita nel 2011, era stato previsto un rientro controllato, ma gli strumenti hanno smesso di funzionare a marzo 2016. In buona sostanza, non c'è nessuna possibilità di modificare la rotta, in quanto i motori sono del tutto fuori uso. In ogni caso, gli esperti hanno affermato che le possibilità che i resti della stazione spaziale producano danni devastanti è minima. L'agenzia spaziale europea ha precisato che 6.000 oggetti di grandi dimensioni sono caduti sul pianeta senza creare alcun danno.

Lo schianto avverrà con un giorno di ritardo

L'ufficio di ingegneria spaziale cinese Manned ha precisato, sul social media WeChat, che "non ci sono motivi per allarmarsi. Le astronavi che cadono non si schiantano sulla Terra come nei film di fantascienza, ma si trasformano in una splendida pioggia di meteoriti". Nel corso della fase del rientro, la resistenza atmosferica farà saltare i pannelli solari, le antenne ed altri componenti esterni ad un'altitudine di circa 100 chilometri.

Inoltre l'intensificazione del calore farà bruciare o esplodere la struttura principale che dovrebbe disintegrarsi ad un'altitudine di circa 80 chilometri.

Gli scienziati cinesi hanno assicurato che la maggior parte dei frammenti si disperderà nell'aria, e che una piccola quantità di detriti cadrà lentamente prima di atterrare, molto probabilmente, nell'oceano.

Da rilevare che, secondo l'Asi, le probabilità di impatto della stazione spaziale sull'Italia sono dello 0,2%.

Le probabilità di schianto sull'Italia sono dello 0,2%

Le regioni potenzialmente a rischio sono Toscana, Umbria, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna e Sicilia. Il capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha illustrato quattro possibili finestre in relazione ad un probabile schianto in territorio italiano. Nello specifico, una prima opportunità di passaggio è prevista tra le 4:25 e le ore 4:55 del 2 aprile, mentre la seconda finestra si colloca tra le ore 5:58 e le 6:28 del 2 aprile. La terza possibilità, invece, è prevista tra le ore 7:30 e le ore 8, e la quarta tra le 9:02 e le 9:32 di Pasquetta.