Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui motivi che avrebbero spinto la 39enne Nasim Aghdam a tentare di compiere una strage presso la sede di Youtube di San Bruno nel nord della California, arrivando a ferire tre persone prima di togliersi la vita. La donna – da anni animalista convinta, volontaria della Peta, e vegana – sarebbe stata presente sul social sin dal 2011, utilizzando il nickname Nasim Wonderl e postando video di ricette, commenti contro gli atti di violenza sugli animali, parodie musicali ed esercizi di bodybuilding. Inoltre la youtuber di origini iraniane, che risiedeva a San Diego, disponeva di un proprio sito internet su cui scriveva utilizzando diverse lingue, come il turco, il farsi e l’inglese.

La furia contro YouTube

Ed è proprio in quei filmati che, secondo gli inquirenti, sarebbe da ricercarsi il movente del gesto inconsulto della donna. Secondo suo padre, Ismail Aghdam, Nasim sarebbe stata furibonda con YouTube, dopo che la società aveva interrotto i pagamenti per i video, da lei realizzati senza l’aiuto di nessuno. Infatti risulta che i versamenti fossero stati sospesi, forse per via dei contenuti, oppure delle poche persone che li guardavano. Infatti a partire dal 20 febbraio sono cambiate le regole di YouTube, con l’innalzamento delle soglie per i canali che possono ricevere compensi, fissando come limite minimo 10 mila abbonati e almeno 4 mila ore complessive di visualizzazione.

È molto probabile che i filmati della donna non riuscissero più a raggiungere questi livelli di traffico così elevati; questo declassamento avrebbe scatenato le sue ire.

I video censurati

Inoltre c’era la vicenda della censura: molte immagini della youtuber sono state proibite in passato perché troppo crude: la donna si sarebbe lamentata spesso per il divieto ai minori dei suoi video, mentre le clip musicali di star del pop come Miley Cirus continuavano ad essere tranquillamente visibili a tutti.

'Al mondo non c’è libertà di parola: sarai perseguitata per aver detto la verità', scriveva in un post, protestando più volte per l’impossibilità di potersi esprimere come avrebbe voluto, per portare avanti le sue battaglie animaliste. Nelle ultime ore altri episodi avevano fatto crescere la sua rabbia incontrollata: per la Nbc un suo filmato era stato completamente censurato, mentre, secondo il New York Times, YouTube aveva da poco rimosso tutti i suoi canali. Quel che è certo è che Nasim fosse andata via di casa da qualche giorno e non rispondesse più al telefono ai familiari.