Il Signor Timothy Hill, 67enne Inglese del North Yorkshire, pensava di aver scovato uno stratagemma infallibile per eludere le multe degli autovelox. Forte di tale convinzione ogni volta che passava nel raggio d'azione di uno di essi si lasciava andare a gesti beffardi, come ad esempio alzare il dito medio verso la telecamera.
Il suo comportamento, non certo irreprensibile, ha però indotto la polizia locale ad aprire una vera e propria indagine a suo carico.
L'indagine e la condanna ad otto mesi di carcere e sospensione della patente per un anno
L'incredibile vicenda è stata spiegata con un apposito comunicato dalla North Yorkshire Police. L'uomo, di professione imprenditore, aveva installato nella sua Range Rover un "laser jammer" con l'intento di rendere impossibile all'autovelox l'identificazione della targa della sua automobile.
L'anziano signore, forse perché particolarmente euforico per l'efficacia del suo metodo, si è lasciato andare in diverse occasioni a gestacci goliardici ed irrisori nei confronti delle forze dell'ordine, mostrando addirittura il dito medio verso l'autovelox.
Le immagini registrate, anche se non consentivano di identificare il numero di targa dell'autoveicolo, non erano però passate inosservate alla polizia locale, che anche per l'atteggiamento provocatorio dell'uomo ha deciso di indagare sullo strafottente automobilista.
Per gli agenti non è stato difficile risalire al protagonista delle bravate davanti all'autovelox. Timothy Hill, a quel punto, sentendosi braccato, ha messo in atto un ulteriore tentativo di eludere la legge, nascondendo la sua auto e gettando il laser jammer in un fiume adiacente la sua abitazione.
Ma tali disperati tentativi sono stati inutili è l'uomo non ha potuto evitare di fare i conti con quella giustizia che spesso aveva irriso.
Una volta individuato e finito sotto interrogatorio, l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità. Un'ammissione di colpa che però non gli ha evitato un'esemplare condanna da parte del giudice.
Dure le parole del giudice nell'emettere la sentenza
Il giudice durante la sentenza, ha anche dichiarato che simili comportamenti colpiscono il cuore della giustizia ed il suo auspicio è che l'esemplare condanna inflitta sia un deterrente per eventuali emulazioni future di tali riprovevoli comportamenti.
Andrew Forth, il dirigente di polizia che ha condotto le indagini, nel commentare la sentenza ha fatto notare che fare gesti osceni ripetuti, nella convinzione di essere immuni alle leggi, è un ottimo modo non solo per attirare l'attenzione, ma anche per finire dietro le sbarre.