La Francia è sconvolta per quanto accaduto nel proprio territorio. Una ragazzina di soli 13 anni, infatti, è stata trovata morta in una foresta, dopo essere stata brutalmente violentata da un assassino senza alcuno scrupolo né umanità. Il colpevole del misfatto è già stato arrestato, e i suoi precedenti penali hanno fatto montare la rabbia tra il popolo francese.

La vicenda

La ragazzina francese era scomparsa dalla sua casa situata nei pressi di Lille, più precisamente a Wambrechies. Nel corso delle ricerche, la piccola Angelique è stata ritrovata senza vita in una foresta a nord del Paese.

Il dettaglio che ha maggiormente fatto rabbrividire gli investigatori, è stata la presenza di chiari segni di una violenza sessuale subita dalla tredicenne, che hanno reso la scena del crimine ancor più macabra e cruda.

Poche ore dopo il ritrovamento del corpo martoriato, gli agenti hanno individuato e arrestato l'assassino, un quarantacinquenne di nome David R. L'identificazione del responsabile del terribile crimine è stata relativamente semplice: ricorrendo all'archivio del DNA dei sospettati di reati sessuali molto gravi, introdotto nel 2004, si è riusciti a risalire al nome del colpevole.

L'assassino della povera Angelique, infatti, era già stato condannato a nove anni di carcere, in seguito a ripetute accuse di violenze su minori risalenti agli Anni Novanta.

David R., dopo essere stato fermato dalle forze dell'ordine non ha opposto alcuna resistenza, confessando immediatamente di essere lui il responsabile della violenza e dell'assassinio.

Una "giustificazione" da brividi

Se la vicenda è apparsa fin da subito terribilmente disumana, la "giustificazione" fornita dall'assassino ha fatto rabbrividire ulteriormente l'intera Francia.

David R., infatti, ha dichiarato di essersi accanito sulla ragazzina, perché la sua famiglia, essendo andata in vacanza, lo aveva lasciato momentaneamente solo. Questa situazione, dunque, gli avrebbe provocato una tristezza tale da "costringerlo" a trascorrere intere giornate bevendo birra e ingerendo viagra. In quelle condizioni avrebbe incrociato per caso la tredicenne e, a quel punto - stando alle sue dichiarazioni - la violenza e l'omicidio sarebbero stati inevitabili.

La Francia s'indigna

Il passato dell'assassino e la sue deliranti dichiarazioni per giustificare i suoi crimini, hanno fatto insorgere il popolo francese. Secondo l'opinione pubblica transalpina, infatti, l'uomo non avrebbe dovuto godere di così tanta libertà, trattandosi di una personalità disturbata e pericolosa. Insomma, c'è la netta sensazione di trovarsi di fronte all'ennesima tragedia evitabile.