La corte d'appello del processo ad Antonio Logli ha emesso il suo verdetto. La seduta, svoltasi lunedì 14 maggio al Tribunale di Firenze, ha confermato il periodo di condanna di 20 anni. Anche in questo grado di giudizio è stata quindi riconosciuta la colpevolezza del marito di Roberta Ragusa, riguardo alla scomparsa della donna di San Giuliano Terme avvenuta improvvisamente tra il 12 e il 13 gennaio 2012.

Il processo d'appello ad Antonio Logli conferma la sentenza di primo grado

Lunedì 14 maggio 2018 la Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Firenze ha confermato il verdetto di colpevolezza nei confronti di Antonio Logli, per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa.

Dopo ben 7 ore di camera di consiglio, i giudici fiorentini hanno quindi confermato la sentenza emessa dal Tribunale di Pisa il 21 dicembre 2016 ed accolto la richiesta del pubblico ministero Filippo Di Benedetto che chiedeva proprio la conferma della pena precedente.

Riguardo alla pena prima inflitta e ora confermata, ricordiamo che Antonio Logli è stato giudicato e condannato per capi di accusa quali omicidio volontario e distruzione di cadavere. In questi anni Logli ha sempre cercato di dimostrare la sua innocenza e la sua totale estraneità alla scomparsa della donna. Recentemente, in una nota, anche il figlio Daniele Logli si era speso a favore dell'innocenza del padre. Accompagnato proprio dal figlio, il giorno precedente alla sentenza, l'impiegato di San Giuliano Terme lo ha trascorso soggiornando in un albergo fiorentino situato a poca distanza dal Palazzo di Giustizia del quartiere Novoli.

Stamattina, assistito dai suoi legali, si è presentato nell’aula 31 della Corte d’Appello alle 09:30 circa.

La vicenda Roberta Ragusa a Quarto Grado nella puntata del 13 maggio

Domenica 13 maggio nella trasmissione di Rete4 Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, uno degli argomenti trattati è stato proprio la scomparsa di Roberta Ragusa.

Non è stata certamente la prima volta che il programma di Mediaset ha cercato di fare luce su questa intricata vicenda, ma nella puntata domenicale del 13 maggio un buon motivo per parlarne è stato dato proprio dalla sentenza d'appello appena pronunciata.

Sicuramente, alla luce del verdetto appena espresso dalla corte d'appello di Firenze, l'argomento terrà banco anche nella prossima puntata della trasmissione prevista per venerdì 18 maggio.