L’incidente è avvenuto a Roma, dove la bella 25enne è deceduta ieri mattina intorno alle 10,30. Si trovava sulla sua Moto e stava percorrendo la via Ostiense, su un tratto di strada che va dalla stazione di Ostia Antica e quella di Lido Nord caratterizzato da un manto stradale molto sconnesso e, dunque, pericoloso. E’ qui che Elena Aubry ha perso il controllo della sua moto determinando l’impatto dapprima contro il guard-rail e, successivamente, contro un albero. Una sequenza drammatica che non ha dato scampo alla giovane che abitava con la famiglia nella zona dei Colli Portuensi, nel quartiere Monteverde della capitale.

Gli agenti della Polizia Locale del X Gruppo Mare che si sono immediatamente recati sul posto dopo l’accaduto, hanno potuto fare poco per la ragazza, provvedendo alla effettuazione dei rilievi scientifici che consentiranno ora di determinare l’esatta dinamica di quanto avvenuto. La madre, Graziella Viviano, disperata chiede di ricordare la povera Elena nelle preghiere e dà apertamente colpa alle “maledette buche di Roma”.

La ricostruzione dei fatti

Il terribile sinistro è avvenuto in corrispondenza di uno dei luoghi più tranquilli del litorale romano. Elena, in mattinata, aveva accompagnato la madre a Ostia, per poi tornare indietro verso Roma. Ed è infatti in un ristorante della frazione litoranea di Roma Capitale che è stata rintracciata, all'ora di pranzo, la madre.

In stato di choc ha potuto solo ricordare che Elena era una ragazza responsabile e che, anche se era appassionata delle due ruote, mai avrebbe corso in moto (in velocità, si intende, non moderata).

Indicazioni confermate dai numerosi amici che hanno ricordato che Elena Aubry avrebbe compiuto 26 anni il prossimo ottobre e che, dopo essersi diplomata al liceo, lavorava e, contemporaneamente, studiava all'università Roma Tre.

Fra i suoi ultimi lavori il back office di un noto hotel di via Veneto. Ma i conoscenti rammentano anche quanto Elena amasse la natura avendo, tra l’altro, di recente partecipato a una petizione per il recupero di Villa Pamphili e la sua passione per il disegno e la fotografia che condivideva con vari amici anche attraverso i suoi profili social.

Tanti i ricordi che purtroppo la venticinquenne morta ieri mattina sull'Ostiense, forse per colpa di una strada dal fondo sconnesso, non potrà più condividere con nessuno.

Per la ricostruzione dei fatti si teme che i testimoni non potranno aiutare molto. All'incidente hanno assistito, forse, solo un paio di persone che hanno potuto notare solo qualcosa. Sarebbero, comunque, già stati ascoltati dalla Municipale. L’asfalto, in quel tratto di strada, è pieno di radici e queste potrebbero aver contribuito a far perdere alla povera Elena il controllo della moto.

Ma sussiste anche l’ipotesi di un eventuale coinvolgimento di altri veicoli su una strada che è molto trafficata e considerata pericolosa anche da chi abita in zona.

Seppur la velocità della moto nel momento in cui la ragazza è caduta non è stata ancora calcolata, le prime indicazioni dei vigili fanno ritenere che non fosse eccessiva, confermando che la giovane, considerata una esperta centaura, non abbia di certo aperto il gas proprio in uno dei punti più pericolosi dell’Ostiense.

Ad ulteriore conferma di tutto ciò, il fatto che la moto non sia risultata comunque, dopo l’incidente, molto rovinata. Il veicolo è stato comunque sequestrato e sarà oggetto di indagini ed esami per capire se si sia potuto verificare a monte un qualche problema. Nel frattempo chi indaga rimane anche in attesa dei risultati dell’autopsia.