Una tragedia incredibile ed assurda che ha sconvolto la città di Marsala, in provincia di Trapani, proprio nella giornata festiva dell'1 maggio. Un bambino di due anni è morto strangolato mentre giocava con la cinghia di una borsa, appesa ad una sedia. Un incidente domestico davvero surreale per la dinamica, per l'età della piccola vittima e per l'arco di tempo assolutamente breve in cui si è consumata la tragedia.

La tragedia di Marsala

Era il tardo pomeriggio dell'1 maggio 2018 quando il padre del piccolo Giorgio Coppola ha visto il figlio privo di sensi e cianotico, per cause che in un primo momento sono sembrate inspiegabili.

Il bambino di nemmeno due anni (li avrebbe compiuti il 16 maggio) è stato trasportato d'urgenza in ospedale, al pronto soccorso del 'Paolo Borsellino' di Marsala. Il tutto poco prima delle ore 18. I medici, però, hanno potuto fare ben poco: in pratica, secondo la ricostruzione, quando il piccolo è giunto nella struttura sanitaria era già deceduto.

Il parere dei medici

Pochi dubbi sulla causa della morte, avvenuta per soffocamento. Sul collo di Giorgio erano infatti presenti i segni di una cinghia. A causa il fatale incidente sarebbe stato, infatti, un momento di gioco e ad ucciderlo sarebbe stata la cinghia di una borsa della madre che era appesa ad una sedia. Quando è stato trasportato in ospedale le sue condizioni erano già disperate.

Purtroppo, secondo quanto spiegato dai medici del nosocomio marsalese, i tempi del soffocamento sono stati molto veloci, circa tre minuti e mezzo. Si tratta comunque di un arco di tempo più lungo rispetto a quanto avviene negli adulti, perché il cuore dei bambini pompa sangue in maniera più veloce. Non sarà eseguito alcun esame autoptico sulla piccola salma, i medici non hanno alcun dubbio su ciò che ha provocato la morte.

Sarebbe dunque stato un incidente del tutto fortuito, probabilmente Giorgio giocava con la cinghia della borsa ed un movimento improvviso ed assolutamente imprevedibile a quell'età, gli è stato fatale. Sgomento e commozione in tutta la comunità marsalese, quando accaduto è davvero un fulmine a ciel sereno. Non è la prima volta che un bambino muore in circostanze 'domestiche', in un momento del tutto tranquillo, a causa di quello che si potrebbe definire un 'incidente di gioco'.

Lo scorso dicembre ad Afragola, in provincia di Napoli, un bimbo di appena 18 mesi è morto soffocato a causa di un divano dietro al quale si era nascosto. Il piccolo non era più riuscito a venir fuori dall'improvvisato nascondiglio.